Napoli, bimbo di tre anni precipita dal balcone e muore: fermato il domestico di casa per omicidio
Napoli è ancora sconvolta per la morte del bimbo di tre anni precipitato da un balcone e morto subito dopo. La tragedia è avvenuta ieri in un appartamento al terzo piano in via Foria. Sul posto sono intervenuti polizia e i sanitari del 118, che non hanno potuto far altro che constatare la morte del bambino. E oggi arriva la notizia che la Polizia di Stato ha fermato, su delega della Procura di Napoli, un uomo di 38 anni, ritenuto gravemente indiziato dell’omicidio del piccolo. Il provvedimento è sottoposto al giudizio di convalida del giudice.
L’uomo fermato, come riporta Skytg24, «è un collaboratore domestico, molto conosciuto nella zona, dove abita. Da quanto ricostruito aveva accesso alle abitazioni di diverse famiglie del quartiere che si fidavano di lui. Viene descritto come persona molto chiusa di carattere. Al momento della tragedia la mamma del piccolo Samuele si era allontanata dalla stanza dove c’era il figlio e, secondo la ricostruzione investigativa, l’uomo fermato oggi».
Napoli, bimbo cade dal balcone e muore
Sulla morte del piccolo di tre anni era prevalsa l’ipotesi dell’incidente con la caduta dal balcone. Come riportava ieri Skytg24, dopo la caduta del bimbo sul posto sono giunti gli agenti della polizia che hanno lavorando per ricostruire la dinamica dell’accaduto e la Scientifica per i rilievi. Le indagini si sono concentrate, scrive Skytg24, sulla conformazione della ringhiera e hanno cercato di ricostruire gli ultimi movimenti del bambino. Gli investigatori hanno anche ascoltato i genitori del piccolo (loro primo figlio), molto conosciuti in zona perché appartenenti ad una famiglia di noti commercianti. La mamma che è incinta di otto mesi quando è accaduta la tragedia era in casa. Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, «è stata esaminata ovviamente la sedia che il piccolo ha avvicinato alla ringhiera del balcone (…) che, ironia della sorte, era protetta da una rete di plastica a maglie fitte proprio per evitare che il bambino si arrampicasse infilando i piedi negli spazi vuoti».
Il dolore di amici e residenti del quartiere
Sbigottimento e dolore sono i sentimenti dei residenti per la vicenda. In tanti, dalla strada, subito dopo la tragedia hanno guardato su al terzo piano da dove è venuto giù il bimbo mentre sul marciapiedi e ai lati della zona si sono raccolte diverse mamme che si sono interrogate su quanto accaduto. Alcuni fasci di fiori bianchi sono stati deposti in via Foria. C’è chi passando sull’ampio marciapiedi non è riuscito a trattenere le lacrime e ha recitato una preghiera, chiedendosi come sia potuto accadere.