Napoli, il Tar conferma: escluse la lista della Lega e due civiche. Maresca: «Decisione scandalosa»
Il Tar Campania ha respinto il ricorso contro l’esclusione della lista “Prima Napoli”, nome scelto dalla Lega per la corsa in città, e delle civiche “Catello Maresca” e “Maresca sindaco”, a sostegno della candidatura del magistrato in aspettativa. Per ora dunque, in attesa dell’esito del ricorso annunciato al Consiglio di Stato, le tre liste del centrodestra restano fuori dalla competizione per le comunali. Riammessa, invece, la lista “Alessandra Clemente sindaco”, a sostegno dell’omonima candidata di Potere al popolo.
L’esclusione della Lega e delle due civiche a Napoli
Il Tar, secondo quanto riferito dall’Adnkronos, avrebbe respinto il ricorso per la mancata indicazione del contrassegno della lista nel relativo modulo, superando invece la mancata indicazione del collegamento al candidato sindaco, desumibile da altri documenti presentati, e la contestazione del ritardo con il quale i delegati hanno depositato la lista: erano entrati negli uffici comunali alle 12.01, un minuto dopo il termine stabilito. Il collegio difensivo, composto dagli avvocati Enrico Soprano, Antonio Sasso e Federico Freni, ha annunciato che presenterà un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato. Sarebbero stati invece riammessi dal Tar i ricorsi relativi alle liste “Prima Napoli” presentate per alcune delle 10 Municipalità.
Maresca: «Una scandalosa decisione politica»
Maresca ha parlato di «una scandalosa decisione politica che sancisce la morte della democrazia: la forma non può vincere sulla sostanza». «Si sta consumando un vero e proprio esproprio della sovranità popolare», ha commentato il magistrato, sottolineando che «così si mette seriamente a rischio il diritto-dovere di migliaia di cittadini di esprimere il proprio voto». «Andremo fino al Consiglio di Stato per far valere – ha confermato – le nostre legittime aspirazioni a vivere in un Paese democratico. Lo facciamo – ha aggiunto Maresca – per i napoletani e per tutelare la nostra squadra di uomini e donne di valore pronti a rimboccarsi le maniche per il futuro di Napoli. Sia chiaro che non rinunceremo ai nostri simboli e a fare campagna elettorale. Su questa storia di esclusione delle nostre liste – ha concluso – è necessario fare chiarezza».