Nobel, un italiano nella lista “anticamera” del premio: è il fisico Giorgio Parisi
Il fisico italiano Giorgio Parisi entra a far parte della Clarivate Citation Laureates come studioso tra i più citati al mondo nelle pubblicazioni scientifiche, conquistandosi così una sorta di “nomination” per il Premio Nobel. Presidente della classe di Scienze fisiche, matematiche e naturali dell’Accademia Nazionale dei Lincei ed ex presidente dell’Accademia, ha ricevuto la citazione per «le scoperte rivoluzionarie relative alla cromodinamica quantistica e lo studio dei sistemi disordinati complessi». Il riconoscimento va tradizionalmente a una serie di personalità ritenute in odore di Nobel nei propri campi.
L’italiano Parisi nella lista “anticamera” del Nobel
La Clarivate Citation Laureates 2021 quest’anno accoglie 16 nuovi ricercatori di differenti nazionalità, tra cui, appunto, l’italiano Parisi, professore ordinario di Fisica Teorica alla Sapienza di Roma. Lo studioso è il primo italiano ad ottenere il riconoscimento. La lista, pubblicata oggi, è il risultato dell’analisi condotta dall’Institute for Scientific Information, che ogni anno valuta l’impatto dei ricercatori che hanno maggiormente influenzato la comunità scientifica internazionale, in base al ritorno della citazione della loro ricerca pubblicata. La stesura dell’elenco prende in considerazione gli articoli con più di 2mila citazioni: questi sono circa 6.500 su circa 52 milioni di quelli indicizzati dal 1970 ad oggi e rappresentano poco più dello 0,01% del totale considerato. Questo criterio restringe di molto il campo degli studiosi presi in considerazione per i Citation Laureates che attualmente sono circa 380, tra i quali si annoverano 59 Premi Nobel.
Il fisico: «È un premio che va anche ai miei collaboratori»
«Sono molto contento e onorato per aver ricevuto questo premio prestigioso non solo perché sono in una compagnia molto prestigiosa, ma anche per averlo preso lo stesso anno del mio amico Jean-Pierre Chaungeux, il famoso neurologo, socio straniero dell’Accademia dei Lincei», ha commentato Parisi, sottolineando che «un riconoscimento di questa natura è un premio collettivo che si estende a una comunità». «Il suo merito – ha concluso Parisi – va anche ai più di cinquecento collaboratori che ho avuto, con i quali ci siamo divertiti nel cercare di svelare i misteri della natura».