“Picchiata e insultata”, la ex accusa il giornalista Rai Enrico Varriale: lui, indagato, nega tutto
«Mi ha picchiata. Presa a schiaffi. Sbattuta contro il muro. Insultata». E ancora: «Mi perseguita con telefonate di notte. Si apposta sotto casa. Citofona alle 6 di mattina…». Le accuse mosse dalla sua ex contro Enrico Varriale, noto giornalista sportivo della Rai, montano una bufera che desta scalpore nell’opinione pubblica e a viale Mazzini. E intanto, la Procura di Roma apre un’inchiesta che vede al centro del mirino uno dei volti più famosi e apprezzati del giornalismo sportivo, indagato per «atti persecutori e lesioni personali».
Enrico Varriale, la ex lo accusa: «Picchiata, insultata, perseguitata»
Enrico Varriale, uno dei giornalisti sportivi più famosi d’Italia, protagonista di tante litigate in diretta tv, ora è alla prese con la diatriba più ostica della sua vita. Come riporta infatti, tra gli altri, il Corriere della sera di oggi, «dopo un’indagine per stalking e altri reati durata poco più di un mese, il gip Monica Ciancio ha disposto nei confronti del conduttore (ed ex vicedirettore) Rai la misura cautelare del “divieto di avvicinamento a meno di 300 metri dai luoghi frequentati dalla persona offesa“. Oltre alla duplice prescrizione di “non comunicare con lei” neppure “per interposta persona”. E di “allontanarsi immediatamente in caso di incontro fortuito. Riponendosi a 300 metri di distanza”».
La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta
Accuse pesanti, quelle che la ex compagna ha mosso contro l’opinionista napoletano. E che la Procura ha formalizzato in un dispositivo che vieta ogni forma di “contatto” tra i due “duellanti”. Un provvedimento che suona come un monito: nessun contatto. Di nessun genere, al fine di evitare misure più stringenti e restrittive. La relazione di coppia, ricostruisce il quotidiano di via Solferino, «era iniziata un anno fa e pareva procedere bene. Lei aveva cambiato città, trasferendosi a Roma dalle Marche, in un appartamento da single, senza escludere una futura convivenza». Lui, giornalista 61enne, recentemente impegnato nei commenti post-partita degli Europei di calcio. Lei, giovane imprenditrice da poco arrivata nella capitale.
Agli atti le denunce della donna e un referto medico
All’improvviso, spiega il Corriere nel ripercorrere le tappe della vicenda finita in cronaca giudiziaria, «un paio di settimane dopo la e vittoria dell’Italia contro l’Inghilterra, il rapporto è saltato. Stando alla ricostruzione dei magistrati, hanno pesato il nervosismo e “i repentini scatti d’ira” dell’indagato. Sotto stress per almeno tre fattori: la rinuncia obbligata di Varriale alla «vetrina» delle telecronache delle partite degli azzurri. In quanto entrato in contatto con un positivo al Covid. Il procedimento disciplinare a suo carico per non aver rispettato la quarantena. E, infine, la mancata conferma come vicedirettore di Rai-Sport». tutto sembrerebbe remare contro. E ora si aggiunge anche questa grana legale, che getterebbe discredito sull’immagine del giornalista che, secondo l’accusa, non avrebbe retto all’urto delle tensioni.
Le carte dell’indagine: «Le tensioni nella coppia la mattina del 6 agosto sfociano in violenza»
O meglio, per i pm romani. E per il Corriere che ricostruisce la vicenda, «le tensioni nella coppia la mattina del 6 agosto sfociano in violenza. Varriale “durante un alterco per motivi di gelosia, la sbatteva violentemente al muro. Scuotendole e percuotendole le braccia. Sferrandole dei calci e, mentre la parte offesa cercava di rientrare in possesso del cellulare che le aveva sottratto, le afferrava il collo con una mano. Cagionandole lesioni“». Una scena da film che, sempre secondo l’accusa, si sarebbe svolta in due tempi: «Nell’appartamento e poi sul pianerottolo. Conclusa con il lancio di un telefonino». E con la donna che decide «di troncare la relazione e ogni forma di comunicazione». Oltre che «di recarsi al pronto soccorso del Policlinico Gemelli». Agli atti, allora, oltre alle testimonianze di due amici con cui la ex di Enrico Varriale si sarebbe confidata, ci sarebbe allegato anche il referto dei medici del nosocomio capitolino.
Il giornalista, indagato, respinge tutte le accuse
Un referto che, sempre stando al Corriere, parla di: «Ferita lacero contusa al braccio sinistro. Ecchimosi alla mano sinistra. Tumefazione del gomito destro con dolenzia alla mobilizzazione attiva. Abrasioni alla base del collo e sul ginocchio sinistro, guaribili in cinque giorni». Se a questo poi dovessero aggiungersi anche «una sequenza di telefonate notturne, citofonate, appostamenti e messaggi insultanti andata avanti per settimane, sino alla seconda denuncia presentata il 14 settembre», il quadro per Varriale rischia di aggravarsi ulteriormente. Lui però, nel frattempo, respinge ogni accusa e nega tutto. Ma per questo amore finito in tribunale, l’ultima parola spetta ai giudici.