Reddito di cittadinanza, FdI: «Sinistra e M5S attaccano la Meloni perché sono in malafede»
«Misiani, Provenzano, Dadone: anche oggi da sinistra e M5S uno stuolo di comunicati contro Giorgia Meloni e a difesa del reddito di cittadinanza». Galeazzo Bignami, deputato di Fratelli d’Italia attacca: «In due anni, 17 miliardi di euro stanziati per uno strumento assistenzialista che ha portato pochissimo dal punto di vista occupazionale e che troppo spesso finisce nelle mani di delinquenti o di chi non ne ha diritto».
Reddito di cittadinanza, Bignami: «FdI è per l’Italia che lavora»
«Per Fratelli d’Italia, che dall’aumento delle pensioni minime al raddoppio dell’assegno di invalidità si è sempre spesa per i più deboli, queste risorse potevano e dovevano essere destinate in riforme strutturali, alla creazione di nuovi posti di lavoro e alla riduzione del cuneo fiscale. FdI è per l’Italia che lavora e produce, non per chi come Misiani, Provenzano e Dadone, vuole un’Italia prigioniera di assistenzialismo e sussidi».
Giorgetti: «Da condannare quando diventa assistenzialismo ai non meritevoli»
In campo contro la misura tanto cara ai 5S anche il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. Durante il suo intervento all’Adler di Airola ha puntualizzato: «Il reddito di cittadinanza quando è assistenza ai bisognosi è lodevole. Quando diventa assistenzialismo ai non meritevoli è da condannare».
Labriola (FI): «Non ha funzionato»
Fa sentire la sua voce il la parlamentare di Forza Italia, Vincenza Labriola. «Il reddito di cittadinanza, è ormai chiaro ed evidente a tutti, non ha funzionato. Non sono stati fatti i dovuti controlli, è mancata la formazione, così come le proposte di impiego. È un ammortizzatore sociale, non uno strumento che può creare lavoro. Dobbiamo modificarlo con urgenza per cogliere le opportunità del Pnrr e dare agli italiani la possibilità di cambiare il Paese».
E infine: «Sono tante le possibili modifiche. Fare accedere al reddito solo chi garantisce la continuità scolastica ai figli. Garantire un ruolo davvero centrale alla formazione dei giovani, perché le aziende cercano personale qualificato, e mettere in contatto le imprese con i neet».