Salvini: «Con Pd e M5S? Ne soffre il fegato, altro che Maalox. Quelli riducono il Paese in macerie»
«Dopo un anno e mezzo di Covid ho cambiato le priorità. Stare al governo con il Pd e i Cinquestelle… altro che andare in farmacia, altro che Maalox. Ti alzi la mattina e devi parare i colpi. Quello vuole la patrimoniale, lo ius soli, l’altro il ddl Zan». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini.
Salvini: «Non ce ne andiamo dal governo»
Per andare a braccetto con la sinistra e i grillini avere una grande forza di sopportazione. Nonostante ciò, Salvini non lascia il governo: «Noi non ci muoviamo di un millimetro perché io l’Italia per due anni in mano a Pd e 5 Stelle non la lascio. Non so dove finiremmo fra tasse, ius soli e Ddl Zan. Sto dentro e combatto da dentro. Ne soffre un po’ il fegato, ma portiamo a casa dei risultati». L’unica soddisfazione «che non gli do è di uscire dal governo e lasciare il Paese in mano a questa gente».
«La droga è sempre droga»
Poi ha aggiunto, in un comizio: «No a nuove tasse. A sinistra stanno parlando di tassa patrimoniale e qualcuno pensa di alzare l’Imu. L’ho chiesto al presidente Draghi: il governo ha il dovere di tagliare le tasse sulla bolletta della luce e del gas». Questo perché «la metà di quello che costa la bolletta della luce e del gas sono tasse e Iva imposte dallo Stato». Poi un nuovo attacco alla sinistra. «Ma con tutte le emergenze che ci sono nel Paese devi approvare la legge per coltivarti quattro piantine? La droga è sempre droga. E la morte è sempre morte. Se qualcuno passasse a San Patrignano a parlare con i volontari, con le mamme e i papà, cambierebbe idea».
Salvini: «Nessun ritorno alla legge Fornero»
«Qualcuno sta parlando di tasse sulla casa, di aumento bollette e di ritorno alla legge Fornero. Mai, bastava un Mario Monti». La Lega «vigila nel governo, altrimenti con Pd e 5 Stelle tra sbarchi e tasse ci lasciano un Paese in macerie. Se portano in Parlamento la proposta di ritorno alla legge Fornero e la tassa sulla casa, arriverà il no secco della Lega. Su questo non si accetta nessuna discussione».