Scanzi contro Cacciari e gli intellettuali di sinistra: “Non dovete mai dare ragione alla Meloni” (video)
La teoria di Andrea Scanzi, il famoso baby vaccinato che nella primavera scorsa aveva bruciato tutti sul tempo garantendosi il prezioso siero salva-Covid, è alquanto curiosa e diversamente democratica: qualsiasi idea arrivi da destra, buona o cattiva che sia, va osteggiata dalla sinistra, non solo da quella politica – e fin qui ci può anche stare – ma perfino quella culturale. In sintesi, gli intellettuali di sinistra, fieri, liberi, indipendenti, antifascisti, democratici e raffinati, di fronte a esigenze di “real politik” – bloccare la destra – devono imparare ad annuire al loro capetto politico di riferimento, Letta, Conte, Draghi… Meno male che non tutti abbiano quel problema politico alla cervicale di cui soffre il giornalista del Fatto Quotidiano…
Scanzi contro Cacciari che dà ragione a Meloni e Salvini
Ospite di “Otto e mezzo“, dopo un lungo periodo di “purgatorio” dovuto evidentemente agli inciampi sul vaccino precox, Scanzi ieri sera aveva Cacciari nella testa e s’è elevato grillinamente sul tema del Green pass, al cospetto dei No Green pass che hanno avviato un referendum abrogativo e di Lilli Gruber nella solita versione maestrina. “Quello che accade ormai spesso è che gli intellettuali di sinistra, che vogliono distinguersi con le loro elucubrazioni, quando vogliono far vedere che sono più intelligenti degli altri, vogliono spaccare il capello in due, parlino di temi sui quali favoriscono i nemici della destra. Sul Green pass, per esempio – sostiene Scanzi – Cacciari, Barbero e Freccero ogni volta che parlano fanno contenti Salvini e Meloni, se ne rendono conto?”. E quindi? Dovrebbero dire che ha ragione Scanzi solo perché lui è amico di Conte?