Speranza vuole spaventarci: “L’alternativa ai vaccini sono nuove chiusure. L’ipotesi obbligo è in campo”
Green pass, obbligo vaccinale, terza dose. A parlarne il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervistato dal direttore de La Stampa Massimo Giannini, al Festival ‘Ritorno al futuro. La lezione di Covid e il domani che ci aspetta‘, in corso a Villa Medici a Roma. “Senza il vaccino e con questi stessi casi saremo stati costretti a misure restrittive e molto molto limitative“, ha rimarcato il ministro che sembra avere sempre in mente le chiusure come orizzonte mentale prioritario. Lo aveva detto e lo ha ripetuto.
Speranza: “Sul green pass non abbiamo ceduto a Salvini”
Sempre una parola rassicurante per tutti, con un occhio ai numeri e l’altro che guarda a misure “molto molto restrittittive”. Imbeccato dal direttore della Stampa, Speranza ha colto l’assist per attaccare Salvini. Domanda: sull’estensione del Green Pass avete ceduto a Salvini? “Assolutamente no, la nostra valutazione su questa materia è sempre di natura sanitaria”, ha risposto il ministro, aggiungendo: “Io penso che questi temi saranno ancora affrontati, ma non vedo nessun elemento di natura politica, c’è solo l’interesse del Paese. Le dinamiche politiche non posso avere spazio, sono troppo piccole rispetto alla posta in gioco. Chiedo a tutti un atteggiamento diverso: non si fa politica sul Covid. E pensare di poter prendere qualche voto su questa materia fa solo male al Paese”.
“Abbiamo numeri del contagio ancora medi, ma…”
Sul green pass va avanti come un treno. Ha aggiunto: “Stiamo estendendo il Green pass e lo estenderemo ancora nelle prossime settimane; e come ha detto il presidente Draghi l’obbligo è una facoltà che la Costituzione ci offre all’articolo 32. Il vaccino Covid è già obbligatorio per il personale sanitario e con il decreto approvato oggi – ha ricordato quindi il ministro – lo è anche per il personale non sanitario esterno o interno che lavorano nelle Rsa”.
“L’Italia ha numeri del contagio ancora medi perché non sono bassissimi: abbiamo avuto una media nelle ultime settimane che sta intorno ai 6mila casi al giorno. Tra i paesi Ue siamo quello che ha mantenuto nel mese di agosto un livello anche più basso di altri. Ma il tasso di ospedalizzazione che è molto sotto controllo, 560 persone in terapia intensiva e poco più di 4mila ricoverati in ospedale: con gli stessi numeri di casi in altri tempi avremmo avuto una esplosione di ospedalizzazioni”, ha affermato poi Speranza aggiungendo che è “in arrivo circolare del ministero sulle categorie” che riceveranno la terza dose del vaccino.
Speranza: “L’obbligo vaccinale resta in campo”
Non si smentisce “Noi non abbiamo escluso il vaccino obbligatorio- risponde sul tema molto discusso – . All’inizio non si poteva fare perché non avevamo dosi sufficienti. L’opzione dell’obbligo resta in campo e noi continuiamo a valutarla: monitoreremo sulla base non solo del tasso di vaccinazione ma del quadro epidemiologico del Paese che oggi è piuttosto lineare. Siamo in un plateau, ma dobbiamo verificare anche cosa succede con le varianti. Valuteremo quindi la necessità” dell’obbligo “sulla base dei dati e già in autunno ci faremo un’idea compiuta”. La strategia del foverno Draghi sembra tracciata. Se non si arriverà al 90% di vaccinati entro fine ottobre – anche grazie alla spinta della mega estensione del ricorso al green pass a cui il Governo lavora a stretto giro -; allora si potrà ricorrere all’obbligo vaccinale evocato dal premier Draghi. Insomma una extrema ratio nel caso l’effetto dei nuovi green pass non trascini molto in su le vaccinazioni (soprattutto tra gli over 50 dove ancora 3,6 milioni non hanno ricevuto neanche una dose).