“Veniva venduto a un pedofilo”. Atroci sviluppi sul bambino rom che ha denunciato la madre e i fratelli
Emergono nuovi atroci sviluppi sulla vicenda già drammatica del bambino rom che si è presentato pieno di lividi e ferite a una stazione dei Carabinieri di San Basilio per chiedere di essere salvato dalla madre violenta.
L’undicenne che a suon di botte era costretto a rovistare nei cassonetti dell’immondizia, veniva venduto anche a un uomo che abusava sessualmente di lui.
“Mi hanno costretto a dormire con zio Rocco”
Secondo il giornale Leggo, che ha riportato per primo la notizia, la sconcertante verità è emersa durante l’audizione protetta, davanti agli psicologi disposta dal sostituto procuratore Claudia Alberti titolare dell’inchiesta.
È emerso infatti che il bimbo era anche oggetto di attenzioni sessuali da parte di un amico della madre a cui la donna lo affidava in cambio di soldi. L’uomo, un italiano residente nel quartiere di San Basilio che il bambino chiamava zio Rocco, lo faceva dormire nel suo letto e lo costringeva a subire approcci sessuali.
«Una vita da schiavo, sfruttato e maltrattato. Roba da stringere il cuore – aveva scritto denunciato Leggo – Ma non ai familiari, a quella madre che ordinava anche agli altri figli di “punire” il piccolo al suo ritorno in un campo nomadi abusivo di Tor Sapienza».
Quanti minori abusati come il bambino rom che ha denunciato la mamma?
«Quando i carabinieri hanno risposto alla citofonata in caserma, si sono trovati davanti un 11enne intimorito e pieno di lividi, che mostrava meno della sua età – riporta l’articolo – ‘Mia madre mi mena a calci e pugni in testa e dietro la schiena se mi rifiuto di andare a cercare il ferro e il rame in giro per i cassonetti – ha denunciato agli investigatori durante l’audizione protetta con una psicologa -. Dopo la quinta elementare volevo continuare a studiare ma non mi hanno voluto più mandare a scuola per farmi lavorare. Non posso nemmeno riposarmi perché mia madre mi picchia se dormo”. Per la madre violenta, riporta ‘Leggo’ il gip ha disposto il carcere e ora si trova a Rebibbia.
«Una storia atroce, che riguarda troppi minori innocenti utilizzati dalle loro famiglie per portare soldi sporchi. Mi auguro che questa signora paghi duramente». Così Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, aveva commentato la notizia. Ora gli sviluppi clamorosi. Mentre c’è un altro aspetto inquietante. Perché nel campo nomadi abusivo di Tor Sapienza questi abusi sul bambino rom venivano coperti? Una risposta che devono dare le amministrazioni pubbliche che lasciano che la malvagità e l’impunità regnino indisturbate.