Addio quota 100, Draghi da Bruxelles: «Non si rinnova». E apre alla terza dose: «Necessaria»
“Sono molto soddisfatto di come si è conclusa la discussione”. Così Mario Draghi in conferenza stampa al termine del Consiglio europeo sulle migrazioni. “Il testo originale parlava solo di movimenti secondari. Mentre ora cita l’equilibrio tra solidarietà e responsabilità”, spiega il premier.
Draghi: servono solidarietà e responsabilità
Quello che appare come un finanziamento Ue dei “muri” contro i migranti, aggiunge Draghi, per una “strana eterogenesi dei fini”, apre invece uno “spiraglio” alla ripresa della discussione sul nuovo patto per le migrazioni e l’asilo. “Il problema che abbiamo vissuto per tantissimi anni da soli oggi è un problema di tutti. E quindi è importante non dividersi, perché ormai è un problema comune. Non ha senso privilegiare un Paese o una rotta”.
Energia, difficile transizione verso il green
Tanti i temi affrontati dal summit europeo, molto complesso per stessa ammissione dell’ex presidente della Bce. Dall’energia all’emergenza covid passando per il nodo pensioni e il patto di stabilità. Sul fabbisogno energetico “siamo stati espliciti con la necessità di preparare subito uno stoccaggio integrato con le scorte strategiche”, ha riferito ai giornalisti Draghi.
“A lungo andare puntare sulle rinnovabili. Ma se i prezzi del gas salgono, si pone un problema anche di finanziare questo percorso. Ed è difficile rinunciare al gas immediatamente per molti Paesi”, ha chiarito il presidente del Consiglio. Che ha parlato di una fase complessa di transizione verso il green. “La gestione della fase di transizione a combustibili più puliti, con le inevitabili tensioni sui prezzi di quelli di origine fossile, sarà complessa. E a livello Ue c’è di sicuro la consapevolezza della delicatezza del problema. E, se non ci fosse, a ricordarla sarebbero i francesi. Che hanno avuto “un’esperienza sociale”, la rivolta dei Gilet Gialli, “abbastanza impressionante” partita proprio per contrastare le tasse sui carburanti.
Covid, la terza dose sarà necessaria
Sul covid ha ribadito l’efficacia della campagna vaccinale italiana rispetto ad altri paesi. “I contagi contagi sono in salita, molto di più in altri Paesi. Finora in Italia sono maggiori di pochi giorni fa. Dobbiamo capire se sono maggiori per il numero molto più elevato di tamponi o è frutto di una diffusione del virus”. Ciò che è importante – ha aggiunto – è che la campagna di vaccinazione continui ad andare bene. “Noi abbiamo vaccinato di più di altri Paesi Ue e a dispetto dell’Inghilterra abbiamo mantenuto delle cautele”. Sulla terza dose di vaccino, infine, non ha dubbi. “Sarà necessaria per certe categorie specialmente, come i più vulnerabili e i più anziani”.
Quota 100 non verrà rinnovata
Sul terreno minato delle riforma pensionistica, al termine del consiglio Ue, ribadisce la navigazione del governo. “Io non concordavo con Quota 100 e non verrà rinnovata. Ora occorre assicurare una gradualità nel passaggio a quella che era una normalità”. Calma e gesso sul patto di stabilità. Abbiamo un anno” per parlare di revisione del Patto di Stabilità. C’è tempo per maturare punti di vista che siano realistici”, ha detto Draghi assicurando che non c’è alcuni ritardo sul Pnrr.