Al “Tale e Quale show” la figlia di Wess interpreta Dori Ghezzi. E scatta la polemica sul “whiteface”
La decisione della Rai di mettere al bando il blackface, la pratica di truccare da nere persone bianche, ha presentato il suo conto nell’ultima puntata di Tale e Quale show, gara di imitazioni canore condotta da Carlo Conti che fa delle trasformazioni ai limiti dell’irriconoscibilità la sua missione. Nell’ultima puntata, infatti, la cantante di colore Deborah Johnson, figlia di Wess, è diventata Dori Ghezzi e ha duettato virtualmente col padre morto prematuramente e, per una parte della carriera, metà di una coppia artistica di grandissimo successo proprio con la Ghezzi. L’esibizione ha riacceso il tema e le polemiche sulla scelta della Rai di non far esibire artisti bianchi nei panni di artisti di altra etnia, complice una battuta di Carlo Conti che si è augurato che «adesso non ci sia qualcuno che ha qualcosa da ridire di questo whiteface».
La scelta della Rai di mettere al bando il “blackface”
La Rai, infatti, ha deciso la messa al bando del blackface dopo una serie di proteste di alcune associazioni atirazziste, per le quali la pratica sarebbe di per sé una manifestazione di razzismo, che richiama allo schiavismo e al colonialismo, a prescindere dal fatto che il suo intento sia quello di rendere omaggio a una tradizione musicale di straordinario livello. Conti, già nella conferenza stampa di presentazione della trasmissione, non aveva nascosto il suo disappunto sul nuovo corso, che ha omologato la tv pubblica italiana agli standard statunitensi.
Carlo Conti e la soluzione per il “Tale e Quale Show”
«C’era la volontà e l’indicazione di non fare più i cantanti di colore. A me sembrava una grande ingiustizia, un grande modo per ghettizzare un genere musicale e tanti artisti. Allora la lampadina si è accesa. Prendiamo una cantante bravissima di colore. Deborah interpreterà tutti i cantanti e le cantanti di colore», aveva detto Conti parlando della nuova stagione del Tale e Quale Show. Ora che però dal blackface si è passati al whiteface le contraddizioni di quella scelta così ideologica e totalmente svincolata dal contesto sono venute fuori. E ne hanno fatto le spese un po’ tutti: la Rai, ripiombata nelle polemiche; la Johnson, penalizzata da una scelta artistica meno in linea delle altre con le sue corde; gli spettatori, che hanno assistito a una performance certamente di livello e di grandissimo impatto emotivo, ma forse al di sotto delle aspettative per il talento della Johnson.
Malgioglio: «Con Dori Ghezzi non c’entri nulla»
Fra i giudici, l’unico a rimarcare questo aspetto è stato Cristiano Malgioglio. «Con Dori Ghezzi non c’entri assolutamente nulla, perché la tua voce è molto possente mentre la sua è più squillante», ha detto, mentre gli altri hanno sottolineato la profonda commozione nel vedere Deborah Johnson duettare, seppur virtualmente, col padre. Emozione che investito la stessa artista, apparsa visibilmente commossa. Anche sui social ha prevalso questo aspetto, ciononostante non sono mancate le polemiche sul discorso “blackface-whiteface”, che ha portato a una spaccatura tra chi ritiene la censura del blackface un atto dovuto e chi sottolinea le incongruenze e le conseguenze artistiche della decisione. Il risultato, comunque, è stato che Johnson, nonostante l’alto tasso di emozione suscitato, è rimasta a metà classifica e che Conti, nonostante le accortezze contro il blackface, si sia preso l’accusa di «non capire proprio» di cosa si parli.