Meloni al seggio: “Non esiste potere più forte del popolo italiano”. Affluenza al voto alle 19 al 33%
«In un momento nel quale le nostre libertà e i nostri diritti vengono limitati, il voto rappresenta ancora di più la massima espressione democratica. Io ho fatto il mio dovere da cittadino, voi?». Così Giorgia Meloni postando la foto al voto, mentre deposita la sua scheda elettorale.
La leader di Fratelli d’Italia ha lanciato anche un analogo appello su Facebook. «Sono stati giorni pieni di entusiasmo, partecipazione e affetto… ma questo è il momento per fare veramente la differenza». Meloni sollecita gli italiani ad andare al voto anche sulla sua pagina Fb: «Il momento per dimostrare che non bastano i poteri forti o il mainstream per tentare di fermare la democrazia. Perché, ricordatelo, non esiste potere più forte del popolo italiano. Buon voto».
Al momento l’affluenza in caduta libera rispetto alle precedenti elezioni amministrative. Secondo i dati del Viminale, l’affluenza alle amministrative alle ore 19 si attesta al 33,18% (1.153 comuni su 1.153). Alle precedenti elezioni del 2016 l’affluenza alle 19 era stata del 45,64%.
Meloni invita gli italiani ad andare al voto
Una situazione che più di un osservatore associa con la pessima gestione delle tessere elettorali in tutta Italia.
«Seggi elettorali nelle scuole a detrimento dei ragazzi ma frequente mancato invio della tessera elettorale ai neoelettori. Eppure dovrebbe essere un momento solenne». Ne parla con l’Adnkronos Antonio Affinita, direttore generale del Moige, Movimento italiano genitori che commentando le lunghe file all’anagrafe dei giovani della ‘Generazione Z’, aggiunge: «Abbiamo ricevuto parecchie segnalazioni da tutto il territorio nazionale, ma in particolare Roma. Così non si favorisce il diritto di voto dei nostri figli».
«Il mancato invio della tessera elettorale è un brutto segno soprattutto per chi inizia – conclude – Sono dinamiche burocratiche da rivedere per non trasformare in rassegnazione la passione che manifestano i giovani a voler partecipare alla vita democratica del loro Paese».
Disagi organizzativi per le tessere elettorali
Particolari disagi si registrano a Roma. In alcuni seggi è stato impossibile votare. «Chi non l’ha ricevuta spesso non vota, non è detto che sia disposto a mettersi in fila e trascorrere così la domenica», commenta all’Adnkronos Luisa, 18 anni, mentre attende il suo turno a via Petroselli a Roma.
«È la mia prima tessera elettorale. Ci sarebbero modi più comodi per riceverla, per poter partecipare ed esprimere il nostro diritto al voto», rileva Flavio, 18 anni. Gli fa eco Tommaso, coetaneo diciottenne all’ultimo anno di liceo: «La tessera elettorale è una cosa di altri tempi. Trovo inammissibile che nel 2021 si debba stare in fila per ottenerla e poter votare. Ci sono le tecnologie, i telefonini, i computer….ed anche la pandemia. Ma anche in questo caso, qui è tale e quale alle scuole, alcune regole si rispettano, su altre ci si passa sopra. E alla fine ci si convive, ci si abitua», a trascorrere a 18 anni mezza domenica romana per strada, lottando contro la burocrazia che si frappone all’esercizio del proprio diritto di voto.