Attacco hacker alla San Carlo: furto di dati e richiesta di riscatto per il colosso delle patatine
Hacker di nuovo in azione in Italia: stavolta il bersaglio è stata la San Carlo, l’azienda alimentare leader nella produzione delle patatine. All’attacco, secondo quanto trapelato, sarebbe seguita una richiesta di riscatto in criptovalute, rigettata dall’azienda che si è rivolta alla Polizia postale. L’intrusione, rivendicata nel dark web dal gruppo di criminali informatici “gang Conti”, è stata simile, nelle modalità e nelle finalità a quelle subite, in estate, dalla Regione Lazio e, appena una settimana fa, dalla Siae.
L’attacco hacker alla San Carlo
Nelle prossime ore una prima informativa sul caso dovrebbe arrivare ai pm milanesi. L’azienda ha precisato di essere al lavoro per quantificare i danni, che al momento comunque risulterebbero limitati. Intanto i pirati informatici hanno divulgato sul dark web alcune delle informazioni carpite, come documenti di identità, passaporti, budget acquisti, contratti, fatturato e numero di dipendenti.
L’azienda: «L’operatività del gruppo è garantita»
«I nostri tecnici hanno riscontrato un’intrusione nei nostri sistemi informatici», ha fatto sapere la San Carlo con una nota ufficiale, nella quale ha parlato dell’attivazione immediata di «tutte le procedure di sicurezza per isolare e contenere la minaccia». «Al momento alcuni servizi informatici sono solo parzialmente funzionanti, ma l’operatività del gruppo è comunque garantita, dalla produzione, alla distribuzione, alla vendita dei nostri prodotti», ha continuato l’azienda, che ha precisato inoltre di aver «già provveduto ad informare le autorità competenti (Garante Privacy e Polizia Postale)» e di essere impegnata «ad analizzare i dati che potrebbero aver subito danni o furto, procedendo altresì a informare le persone potenzialmente interessate».