Bassetti: “Il Green pass si è trasformato in un papocchio all’italiana. Non ha senso” (video)

14 Ott 2021 18:28 - di Federica Argento
bassetti green pass

“E’ un papocchio“.  Matteo Bassetti torna a sgolarsi e a dire dice no al Green pass a una manciata di ore dall’obbligo della carta verde sui luoghi di lavoro. Il giorno della verità si avvicina e le parole dell’infettivologo sono ancora più drammatiche.  “Questo Green pass non mi piace più. Così come è oggi non ha nessun senso di continuare – ha fatto sapere l’infettivologo del San Martino di Genova in un post su Facebook -. L’abbiamo fatto diventare uno strumento non per stimolare la gente a fare i vaccini, ma per portare la gente a fare i tamponi”.  L’esperto, infatti, ha spesso sostenuto che il certificato non andrebbe rilasciato a chi fa il tampone, ma solo a chi è vaccinato o è guarito dal Covid.

Green pass, Bassetti: Era una buona idea, poi degenerata

Intanto il governo va avanti, non ci sarà nessuno slittamento, nessun rinvio. Il Green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro scatterà domani, come deciso dal governo. Spiega Bassetti che il clima di tensione che minaccia di paralizzare l’Italia da venerdì dovrebbe indurre a un passo indietro: “Si stanno contrapponendo due fazioni: c’è tensione e varrebbe la pena di fare un passo indietro. Così come è pensato non lo comprendo più, dovrebbe essere rilasciato solo per i vaccinati e chi ha avuto  la malattia. Invece abbiamo fatto il solito papocchio all’italiana aprendo anche ai chi fa test e tamponi”.

Green pass, Bassetti: “In alcuni luoghi di lavoro di poteva “congelare”

E lo dice uno che era stato un assertore del Green pass: “Il Green pass è stata una buona idea iniziale. Poi si è trasformata in un’idea meno buona, quando è stato pensato sull’idea di imitare quello che aveva fatto la Francia per stimolare le persone vaccinarsi: eravamo a fine giugno ed effettivamente ha funzionato – ricorda Bassetti -. Le persone si sono vaccinate anche per tornare nei bar, nei ristoranti, nei cinema. Poi si è deciso di allargare il Green pass, la via italiana, anche nei luoghi di lavoro con il tampone a 72 ore. Questa scelta andrebbe migliorata- è il suo consiglio– . Ci sono dei luoghi di lavoro dove è imprescindibile la vaccinazione penso ai ristoranti, in polizia, per i medici e il personale sanitario; per chi lavora a scuola, i dipendenti pubblici che lavorano agli sportelli. Per gli altri, penso ad un autotrasportatore, non è così utile e si poteva pensare a congelarlo e farlo partire più avanti”.

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