Bassetti: via la mascherina col 90% di vaccinati. Ma Pregliasco: solo in primavera e non buttiamola (video)
Bassetti, Pregliasco e la mascherina: l’oggetto del contendere tra i due noti virologi in prima linea contro il Covid stavolta è lei. Chirurgica. Fp2. Di stoffa o addirittura trasformata in visiera, poco importa. L’importante è capire come e quando potersene emancipare una volta per tutte. E allora, Bassetti lo va dicendo da un po’. Ora la sua proposta si fa più concreta e circostanziata: via la mascherina col 90% di vaccinati. Ma subito arriva l’alt di Pregliasco che, correggendo il tiro del collega, avverte: solo in primavera. Ma non buttiamola… Sul ricorso meticoloso al dispositivo di protezione individuale le visioni dei due esperti del settori, sembrano vicine, ma in realtà si differenziano su un discrimine sostanziale: il momento giusto per liberarcene definitivamente.
Bassetti e Pregliasco: ecco quanto liberarci della mascherina
E allora, il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova lo dice più chiaramente che mai. Argomentando a dovere peraltro: «Oggi in Italia siamo arrivati a oltre l’85% della platea vaccinabile che ha ricevuto la prima dose anti-Covid. Se sommiamo le persone che probabilmente si sono contagiate senza che lo sappiamo, siamo già abbondantemente oltre l’85% di completa immunizzazione. E io credo che, raggiunto il 90% che sarà dato da chi è vaccinato, più chi è immune, allora si debba iniziare una rapida discesa verso l’eliminazione di tutte le restrizioni anti-contagio. Mascherina al chiuso compresa».
Bassetti: col 90% di vaccinati via l’obbligo di mascherina al chiuso. Ecco perché
«Lo stato d’emergenza si conclude il 31 dicembre – ricorda l’esperto, parlando all’Adnkronos Salute – e credo ragionevolmente che, se per quella data avremo raggiunto il 90% della popolazione totale immune perché vaccinata o guarita. E ancora coperta, a quel punto obblighi e restrizioni andranno levati. Ovviamente – precisa l’infettivologo – la mascherina dovrebbe continuare a usarla chi non è vaccinato: non per obbligo. Ma per proteggersi. Però credo che sarà giusto togliere l’obbligo delle mascherine al chiuso, mantenendo la possibilità di usarla per chiunque in determinate situazioni voglia proteggersi meglio».
Pregliasco: «Forse in primavera potremo pensare di toglierla»
In vista dell’estate scorsa, improvvisandosi “influencer in camice”, ma “solo per provocazione”, il virologo Fabrizio Pregliasco aveva proposto di «lanciare la moda dell’abbronzatura con il segno della mascherina». Una boutade con la quale voleva ribadire l’importanza di un dispositivo di protezione individuale che «resta importante». Ma che, aggiunge oggi, «forse in primavera potremo pensare di togliere». Per un’estate senza più impronte bianche sul viso. Anche il docente di Igiene dell’università Statale di Milano si rivolge all’Adnkronos Salute per illustrare il suo punto di vista sulla questione. Azzardando, però, una previsione vincolata a «come andrà l’inverno. Io credo – spiega infatti l’esperto – che la stagione alle porte farà la differenza. Vedere come andrà – sottolinea quindi – sarà l’elemento di ultima definizione» delle misure anti-Covid da mantenere. «E penso che la primavera porterà una convivenza sempre più civile con il virus. Se tutto va bene, magari, senza mascherina».
«Ma dobbiamo avere fretta di dire addio alla mascherina: non buttiamola»
Una prospettiva condizionata, insomma quella di Pregliasco che, non a caso, evidenzia come «la scelta italiana di prudenza abbia pagato, perché il dato epidemiologico oggi è basso e partiamo bene per un inverno che – ripete – potrebbe darci un colpo di coda del Sars-CoV-2 in virtù di tanti fattori di facilitazione». In primis gli sbalzi termici che “risvegliano” i virus respiratori in generale. E infatti, «si è visto che ormai anche la stagione dell’influenza è aperta. «Con i primi casi sporadici» segnalati nei giorni scorsi dall’Istituto superiore di sanità. Tuttavia, secondo il direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano, non dovremmo avere troppa fretta di dire addio alla mascherina. Che anzi non andrebbe buttata. «Il suo uso è stato sdoganato anche nel mondo occidentale», osserva Pregliasco. Che invita a considerare in futuro «l’impiego della mascherina come gli occhiali da sole d’estate contro il riverbero: protezioni da usare quando servono»…
Sotto un video postato su Youtube da una puntata de L’aria che tira del 24 settembre scorso