Berlusconi: “Meloni non ha bisogno di garanti. Il leader del centrodestra? Le elezioni sono lontane”
«Giorgia Meloni non ha bisogno di garanti. Se Fratelli d’Italia non fosse un grande partito democratico non saremmo alleati con loro. L’Europa sa, e me lo hanno confermato in questi giorni a Bruxelles, di poter contare su di noi per un’Italia pienamente inserita nei valori e nelle regole su cui si fonda l’Unione europea». Silvio Berlusconi in una intervista al Corriere della Sera smonta certe narrazioni sul centrodestra, create ad hoc dal solito carrozzone mediatico.
Per l’85enne leader di Forza Italia, è anche prematuro parlare di leadership all’interno della coalizione. «Giorgia Meloni e Matteo Salvini hanno entrambi grandi capacità e un profilo fortemente caratterizzato. Da qui alle elezioni, che non sono imminenti, si troverà la soluzione migliore. Il centrodestra però deve distinguersi per l’equilibrio, la serietà, la coerenza delle sue proposte, non per le sue questioni interne».
Berlusconi: “Parlare di legge elettorale ora è da irresponsabili”
Anche perché Berlusconi di elezioni non vuole assolutamente sentirne parlare. «Sarebbe irresponsabile interrompere questo governo. Questo governo – sostiene l’ex premier – sta portando l’Italia fuori dall’emergenza sanitaria ed economica. È un lavoro difficile che sta procedendo con buoni risultati grazie al senso di responsabilità di tutte le forze politiche. Sarebbe davvero irresponsabile pensare di interromperlo prima del tempo per bloccare il Paese in una campagna elettorale. Per la stessa ragione, parlare ora di legge elettorale significa far circolare veleni, mentre l’Italia si aspetta che la politica si occupi di tutt’altro, di vaccini, di Pnrr, di tasse, di pensioni, del benessere e della sicurezza degli italiani».
Qual è oggi il suo obiettivo politico, a breve e lungo termine? «Mantenere unito il Paese – risponde Berlusconi -, in uno stretto rapporto con l’Europa, per ripartire davvero: dobbiamo garantire che i nostri figli e inostri nipoti possano vivere meglio di noi, così come i nostri padri e i nostri nonni lo hanno garantito a noi. Oggi, per la prima volta da secoli, questo non è affatto scontato”. E sulle ipotesi di un Mattarella bis o di Draghi al Colle, rimarca che «la regola di non parlare del successore di Mattarella vale anche in questo caso».
Sulle polemiche interne al suo partito, Berlusconi getta poi acqua sul fuoco. «Il fatto che sia io a rappresentare Forza Italia mi pare non sia messo in discussione da nessuno. Peraltro, collaborano con me un coordinatore nazionale e un gruppo dirigente di eccellente qualità. Sull’incontro del centrodestra con il presidente Draghi – spiega – dobbiamo ancora ragionare, ma naturalmente il mio rapporto con il premier è costante nel tempo. Gli ho parlato anche da Bruxelles».