Calabria, Occhiuto a valanga travolge i dem: sgretolato il fronte pro-migranti De Magistris-Lucano
Arriva dalle urne l’ultima bordata al fronte pro-migranti. Gli elettori chiamati a votare in Calabria incoronano nettamente il candidato di centrodestra, Roberto Occhiuto, che travolge la sinistra buonista. Letto in controluce, infatti, il verdetto dei calabresi sconfessa clamorosamente De Magistris e Lucano, proseliti del rito dell’accoglienza coatta e indiscriminata. Nel segreto della cabina elettorale, dunque, i votanti chiudono le porte (lasciando intendere di voler chiudere anche i porti). Non per niente, in base alla III proiezione del Consorzio Opinio Italia per Rai, con una copertura del 23%, in Calabria il candidato del centrodestra Roberto Occhiuto è irraggiungibile al 54,7%. Mentre la candidata del centrosinistra Amalia Bruni è al 25,6%. Luigi de Magistris al 17,8%. E Mario Oliverio è all’1,9%.
Calabria, trionfo di Occhiuto e del centrodestra: asfaltati De Magistris e Lucano
Sventolare la bandiera dell’accoglienza è costato caro ai crociati pro migranti: gli elettori hanno risposto inequivocabilmente. Troppo alto il prezzo pagato dal Sud: un’area nevralgica sfruttata per la sua posizione geografica. E trasformata in una frontiera aperta per migranti e Ong che ne hanno fatto man bassa. Una lunga stagione di porti spalancati e di residenti inginocchiati, che si è conclusa con la sentenza di condanna a a 13 anni del sindaco di Riace, Mimmo Lucano di qualche giorno fa. E che oggi, al verdetto della magistratura, associa anche quello degli elettori che hanno bocciato i paladini dei migranti di sinistra. E fatto trionfare il candidato di centrodestra, Roberto Occhiuto. La sinistra messa da parte: e con una sonora batosta.
Clamorosa sconfitta di Giggino: si sgretola il fronte pro-migranti
Già, perché a perdere clamorosamente è soprattutto Luigi De Magistris, sindaco uscente di Napoli che ha deciso di candidarsi in Calabria pensando di utilizzare come volano di consensi l’operato e immagine di Mimmo Lucano. Che, Il Giornale tra gli altri oggi ricorda, la Commissione Antimafia ha bollato come «impresentabile». Ma che evidentemente, forte della manifestazione di qualche giorno fa. Organizzata a sostegno dell’ex sindaco di Riace proprio per le strade del “Villagio globale” della cittadina da lui amministrata, De Magistris ha pensato di poter assumere come esempio e come forma di endorsement. Tanto che, come riferisce il quotidiano diretto da Minzolini, appunto, ad accompagnare Lucano alla manifestazione c’era anche De Magistris.
De Magistris e Lucano bocciati dagli elettori: in Calabria c’è voglia di centrodestra…
De Magistris che, sottolinea Il Giornale, «ha sfruttato l’occasione per sostenere Lucano nel day after della condanna per la gestione dei migranti. “Siamo più determinati che mai ad avere Lucano nella nostra lista”, aveva detto Giggino. E ancora: “Ci unisce un legame umano. Una fratellanza universale. Lucano è l’antitesi della ‘ndrangheta. Forse l’unica sua colpa è essere troppo umano. Sarà sicuramente assolto in appello. E comunque la condanna di Mimmo mi ha fatto male come ex magistrato e come sindaco”, aveva aggiunto nel corso della manifestazione».
… E di idee precise e nette su migranti e accoglienza
Una difesa di Lucano, quella che Giggino De Magistris ha ostentato, che non è andata giù al presidente uscente della Calabria, Nino Spirlì. Il quale, come noto, aveva chiesto il ritiro della candidatura di Lucano e dello stesso De Magistris. E che, di sicuro, alla luce dei dati elettorali, non è andata giù ai calabresi. Che oggi hanno risposto – e commentato – con il voto alle urne. Un voto che grida forte e chiaro che in in Calabria c’è voglia di centrodestra. Di idee nette e operative per la gestione dei flussi migratori. Di smontare il dogma buonista dell’accoglienza che la sinistra ha celebrato sulle spalle di cittadini troppo a lungo. Un messaggio elaborato già con la vittoria di Jole Santelli. E oggi sublimato dal trionfo di Roberto Occhiuto.