Candidato Fdi a Milano accusa: io non eletto per pochi voti a causa dell’inchiesta di Fanpage
Il j’accuse di Flavio Palumbo, candidato con Fdi alle comunali milanesi, arriva a 24 ore dal voto. «Io, estraneo all’inchiesta, ma a causa di Fanpage ho perso l’elezione per una manciata di voti». Non solo: conoscenti e indecisi, a sua detta, gli avrebbero negato il voto. Mentre avversari e competitor avrebbero messo in dubbio «la sua moralità» e «danneggiato il suo impegno». Dopo la tornata elettorale di ieri, oggi è giorno di bilancio e considerazioni. Per questo Flavio Palumbo, candidato al Municipio 8 di Milano con Fratelli d’Italia, e citato nell’inchiesta di Fanpage sulla raccolta fondi del partito, nel riflettere sulla sua sfiorata elezione – mancata per appena una manciata di voti – non può non soffermarsi sul risultato non conseguito per un soffio. E non può non chiedersi se, e quanto, l’attacco giornalistico arrivato da Fanpage attraverso Piazzapulita, a due giorni dal voto, abbia pesato. Proprio per quel risultato quasi raggiunto, e schivato a un passo dal traguardo…
J’accuse di Palumbo (Fdi) all’inchiesta di Fanpage e ai competitor del Pd senza scrupoli
«Ho mancato l’elezione per una manciata di voti. Sono molto deluso», confida Palumbo all’Adnkronos analizzando il day after le urne. «Il lavoro fatto non meritava questo epilogo». Soprattutto se dovuto a dubbi infondati e sospetti non accreditati dalla prova dei fatti. Il candidato di Fdi, allora, accusa i competitor del Pd al Municipio 8 «di aver scritto illazioni per mettere in dubbio moralità ed onesta che – sottolinea Palumbo – mi contraddistinguono da sempre. Alcuni conoscenti mi hanno negato il voto. Ed oltretutto numerosi miei manifesti sono stati stracciati. Danneggiando il mio impegno sociale. E se c’è stato qualche indeciso, sicuramente non mi ha votato».
Milano, un’elezione mancata, quella di Palumbo, per una «manciata di voti»
Un quadro, quello che Palumbo ricostruisce, che rimanda a episodi che lui stesso ha registrato. Una posizione, la sua, che – sottolinea con forza il candidato di Fdi – non ha nulla a che fare con «l’evento da me organizzato il 3 settembre in via Cenisio a Milano», comparso nell’inchiesta di Fanpage. «Non c’è stato nessun episodio. Nessun atteggiamento o discorso scorretto o sconveniente», ribadisce con forza Palumbo. Poi aggiunge: «Abbiamo parlato di argomenti legati al territorio. Soprattutto, io ho fatto un discorso sul perché mi candidavo al Municipio dove sono nato e dove risiedo». Insomma: nessuna associazione possibile al reato di apologia del fascismo. Anche perché: «Il mio passato è limpido», continua l’esponente di Fratelli d’Italia. «Non capisco perché abbiano messo quelle immagini nell’inchiesta. Sono anche pronto a querelarli. Non è giusto che mettano il mio nome e mi associno a quell’inchiesta giornalistica», rilancia con convinzione e indignazione innegabili.
«Sono molto deluso: hanno danneggiato il mio impegno sociale»
E non è tutto. Palumbo è deluso anche dal risultato della coalizione di centrodestra. «Bisogna ripartire dal lavoro sul territorio già domani mattina, se si vuole battere la sinistra una volta per tutte. Se vogliamo vincere non ci deve essere più spazio per chi limita il suo impegno alla tornata elettorale», conclude. Pronto a rimboccarsi le maniche e a ripartire con slancio. Non prima, però, di aver sgomberato il terreno da polemiche strumentali. Equivoci costruiti ad arte: inutili zavorre disseminate ad arte da avversari politici sulla strada degli indecisi che può allontanare dal voto…