Carne sintetica olandese, Procaccini (FdI-Ecr): «L’Europa chiarisca l’utilizzo dei fondi covid»
Ancora ombre sull’utilizzo dei fondi covid a Bruxelles. L’ultimo caso sospetto riguarda l’introduzione di carne sintetica sul mercato. Prodotta in laboratorio da due industrie olandesi. E finanziata con i fondi europei. Destinati invece alla riduzione delle conseguenze causate dalla pandemia sul tessuto sociale. Il caso è sollevato dall’europarlamentare di Fdi-Ecr, Nicola Procaccini, che intende vederci chiaro. E per questo ha presentato un’interrogazione alla Commissione Ue nella quale chiede lumi sull’operazione e sul finanziamento. L’interrogazione è firmata anche da tutti gli altri eurodeputati di FdI- Ecr. Raffaele Fitto, Carlo Fidanza, Sergio Berlato, Pietro Fiocchi, Giuseppe Milazzo, Vincenzo Sofo e Raffaele Stancanelli.
Ue, Procaccini: no al finanziamento di carne sintetica
“L’immissione di carne sintetica sul mercato produrrebbe un impatto devastante a livello economico. Ma anche sociale e culturale”, spiega Procaccini. Che chiede soprattutto di valutare bene le conseguenze sulla salute dei consumatori. “Per questo – incalza l’europarlamentare – la Ue ci deve dire se effettivamente l’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha rilasciato agli olandesi un’autorizzazione per produrre carne sintetica. E in che termini è stata fatta una valutazione sulla sicurezza del prodotto”. “Non vorrei – conclude – che anche la produzione e il commercio di carne sintetica venisse fatta digerire dalla Ue come tra le misure necessarie per la lotta al cambiamento climatico. Considerato che ormai è questa la grande foglia di fico utilizzata da Bruxelles per imporre provvedimenti sulle teste dei cittadini. Anche senza che queste misure abbiano alcuna base scientifica“.