Caso Morisi verso l’archiviazione, parla Renzi: “È un avversario, ma è uno schifo quello che gli hanno fatto”
Anche Matteo Renzi interviene sul caso Luca Morisi, l’ex social media manager di Salvini, finito nel fango mediatico. L’indagine su Morisi, secondo convergenti indiscrezioni di stampa sta infatti andando verso l’archiviazione.
«Come sapete – scrive il leader di Italia Viva nel suo E-News – sono stato vittima della Bestia leghista in molte circostanze. E non mi sfugge che il capo della bestia – assieme a Salvini – fosse Luca Morisi. Non posso certo definirlo un amico, insomma. Ma proprio per questo trovo vergognoso il modo con il quale la vicenda Morisi è stata spiattellata sui giornali. Partecipare a ‘festini gay’ non è reato, ma la vita privata di Morisi è stata raccontata nei dettagli pur in assenza di un reato».
Renzi sul caso Morisi: “Questa è barbarie”
«Si dirà – prosegue Renzi a proposito di Morisi – chi di Bestia ferisce, di Bestia perisce. Vero. Ma questa non è civiltà, questa è la barbarie. Abbiamo superato da secoli la filosofia della legge del taglione, occhio per occhio, dente per dente. I media, prima ancora che gli investigatori, dovrebbero riflettere su come garantire e difendere il diritto alla riservatezza dei cittadini. Anche se sono nostri avversari politici, soprattutto se sono nostri avversari politici, noi dobbiamo praticare la civiltà. Noi non siamo la Bestia. E quindi possiamo dirlo ad alta voce: ciò che ha dovuto subire Morisi in questi giorni è una schifezza».
«Morisi archiviato. Il giornalismo guardone no». Lo ha scritto ieri su Twitter il giornalista Pierluigi Battista sull’indagine per cessione di stupefacenti che vede coinvolto Luca Morisi, l’ex responsabile della comunicazione della Lega.
E a proposito del caso del social media manager finito nel frullatore mediatico, sul suo profilo social Guido Crosetto, allarga il ragionamento. E lo fa citando la campagna di stampa contro Fratelli d’Italia. «La Bestia di Morisi era composta da 7/8/15 ragazzini. Ed ha fatto tanto male. Pensate ad una Bestia composta da professori, scrittori, giornalisti, caporedattori, speakers radiofonici, influencer, commentatori che vi attacca in modo coordinato».