Ciatti, la Germania consegna all’Italia il ceceno accusato dell’omicidio. Il papà di Niccolò: «Resti in carcere»

6 Ott 2021 11:25 - di Eugenio Battisti

“L’estradizione è il passo decisivo verso quella giustizia che Niccolò merita e che aspetta da tanto, troppo tempo”. Così Luigi Ciatti, il papà del ragazzo pestato a morte nell’agosto 2017 davanti a una discoteca in Spagna, commenta la notizia attesa da tempo. Finalmente sarà estradato in Italia il ceceno Rassoul Bissoultanov, ritenuto il principale responsabile dalla morte del giovane 21enne di Scandicci.

Niccolò Ciatti, sì della Germania all’estradizione del ceceno

Le autorità giudiziarie tedesche hanno dato parere favorevole alla consegna del 27enne ceceno. Che si era rifugiato in Germania dopo la clamorosa scarcerazione dello scorso 17 giugno in Spagna. Bissoultanov era stato arrestato dalla polizia tedesca il 3 agosto a Kehl su mandato europeo emesso dal gip del tribunale di Roma.

Il papà di Niccolò: deve restare in carcera, è già scappato

Quell’assassino deve restare in carcere, altrimenti tenterà ancora di fuggire“, ha detto ancora il papà di Niccolò. Ricordando che il ceceno ha tentato la fuga il 3 agosto scorso dopo aver ottenuto da un giudice spagnolo un permesso per recarsi a Strasburgo per ritirare dei documenti. Per quattro lunghi anni la giustizia spagnola è rimasta immobile.

Il sindaco di Scandicci: ora subito il processo

Tante le manifestazione di apprezzamento per l’estradizione del ceceno sull’0micidio Ciatti. “Un passo molto importante verso la ricerca di giustizia”, dichiara il sindaco di Scandicci Sandro Fallani. “Giustizia che da sempre la famiglia di Niccolò e la comunità di Scandicci tutta sta ricercando ormai da oltre 4 anni. Davvero speriamo che ora si possa finalmente celebrare il processo per l’accertamento delle responsabilità”.

Ceccardi (Lega): chiediamo celerità e giustizia

Di buona notizia parla anche l’europarlamentare leghista, Susanna Ceccardi, che aveva sollecitato l’intervento della commissione Ue. “Quella dell’estradizione di Rassoul Bissoultanov nel nostro Paese è una buona notizia. Adesso la soluzione migliore è che ritorni in carcere. Questa volta in Italia, e che si possa ad arrivare ad una condanna rapida e pesante nei suoi confronti. Con un tweet anche il  sindaco di Firenze Dario Nardella commenta l’estradizione del presunto assassino di Ciatti.  “Non ci fermiamo e continuiamo a chiedere celerità e giustizia per Niccolò, per la sua famiglia e per tutti noi”.

Esperto di arti marziali, sferrò il colpo mortale in testa

Il ceceno, esperto di arti marziali,  la notte tra l’11 e il 12 agosto del 2017 era sulla pista da ballo della discoteca ‘St Trop’ in Costa Brava. Improvvisamente, senza apparenti motivi,  prese di mira Niccolò Ciatti., che stava trascorrendo con i suoi amici l’ultima serata della sua vacanza spagnola. E sferrò un violentissimo calcio alla testa del ragazzo di Scandicci che morì in ospedale alcune ore dopo. Per Bissoultanov il processo per omicidio al Tribunale di Girona dovrebbe cominciate il 26 novembre

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