«Contrastare tutte le realtà eversive»: la mozione del centrodestra stana anche la sinistra antisemita
«Contrastare tutte – nessuna esclusa – le realtà eversive» che minacciano «l’impianto democratico» in Italia. È quanto chiede la mozione unitaria contro i totalitarismi che il centrodestra ha presentato alla Camera e che prende le mosse dai disordini di piazza del 9 ottobre, che hanno visto coinvolti non solo esponenti di Forza Nuova a Roma, ma anche dei centri sociali a Milano e Torino. Il testo è identico a quello presentato al Senato, con un’unica eccezione: l’inserimento di una parte relativa all’antisemitismo, anche in questo caso di ogni provenienza, chiesto e ottenuto da FdI.
Un testo che corregge lo strabismo della sinistra
La mozione impegna il governo ad «adottare tempestivamente ogni misura prevista dalla legge per contrastare tutte – nessuna esclusa – le realtà eversive che intendano perseguire il sovvertimento dei valori fondamentali dell’ordinamento costituzionale e, di conseguenza, che rappresentano un concreto pericolo per l’impianto democratico». Dunque, il testo del centrodestra presenta una differenza sostanziale rispetto alla mozione con cui la sinistra ha introdotto il tema e che si focalizza non contro tutte le possibili forme di eversione, ma solo contro quelle attribuibili all’estremismo di destra, chiedendone lo scioglimento.
La mozione del centrodestra contro ogni forma di antisemitismo
Il documento unitario del centrodestra alla Camera ricorda, inoltre, i «gravi episodi di violenza» da imputare a «organizzazioni ed associazioni legate tanto alla sinistra estrema quanto all’estrema destra e al radicalismo islamico, attivamente impegnate nella propaganda antisemita indirizzata strumentalmente contro lo Stato d’Israele». Episodi «certamente perseguibili ai sensi della legge Scelba, e soprattutto, ai sensi dell’articolo 270 del codice penale», che la mozione circostanzia con alcuni esempi.
I deliri di centri sociali e antagonisti contro Israele
«Possiamo citare – prosegue il testo – le ripetute aggressioni ai rappresentanti della Brigata ebraica nel corso delle celebrazioni per il 25 aprile delle quali si rendono responsabili ogni anno esponenti dell’area antagonista e dei centri sociali; il Partito marxista leninista italiano di Firenze che organizza la commemorazione del dittatore Mao Tse Tung e pubblica manifesti accusando Israele di essere una Nazione di “criminali nazisti sionisti” con foto di un palestinese armato; i cento Centri sociali che combattono “l’apartheid israeliano” il cui elenco è pubblicato in rete».
FdI, Lega e FI a governo: «Agire con sollecitudine»
Con il testo che porta la firma dei tre capigruppo Francesco Lollobrigida, Riccardo Molinari e Roberto Occhiuto, Lega, FdI e FI chiedono quindi al governo di impegnarsi a «dare seguito, con sollecitudine, per quanto di competenza e secondo legge, alle verifiche e agli accertamenti della magistratura in ordine agli episodi del 9 ottobre scorso richiamati nella premessa», relativi alla manifestazione di protesta a Roma contro l’obbligo di possesso del Green pass per i lavoratori. «L’assalto alla sede della Cgil portato avanti da esponenti di Forza Nuova costituisce non solo un grave atto contro l’ordine pubblico, ma anche un’intollerabile lesione dei valori costituzionali del nostro sistema», si legge in un passaggio della mozione, che ricorda anche però come «episodi di violenza simili non sono, purtroppo, sconosciuti nella storia recente del nostro Paese, si pensi ai disordini causati a Genova dai centri sociali legati dalla rete Indymedia durante il G8 del 2001».
Dai No Tav agli antifascisti: esempi di violenze “sinistre”
E ancora, prosegue il testo, «più recentemente, alle devastazioni in seguito ad un corteo antifascista promosso dal centro sociale “Kavarna” di Cremona (25 gennaio 2015); al pestaggio da parte di una quindicina di esponenti dei centri sociali torinesi di due militanti del gruppo studentesco Aliud (12 novembre 2019); all’assalto contro il Comune di Torino, ricoperto di uova e vernice, e al rogo dell’effige del presidente del Consiglio (Torino, 10 ottobre 2021); alle violenze dei “No Tav” contro le forze dell’ordine e i simboli delle istituzioni; alle decine di aggressioni ad esponenti del centrodestra e della sinistra parlamentare negli ultimi anni».