Covid, 2.494 contagi e 49 morti. Bassetti: Green Pass? Così com’è è fatto male. Meglio congelarlo
Mentre la campagna vaccinale prosegue. Gli studi si aggiornano sul tema della terza dose di immunizzazione. E Bassetti propone uno stop sul Green Pass che, così com’è, presenta troppe criticità, il virus continua a serpeggiare, anche se in forma decisamente ridotta. Consentendo dati che concentrano l’attenzione degli addetti ai lavori su ricoveri, guarigioni e indice di positività (in calo). E allora, sono 2.494 i positivi ai test Covid individuati nelle 24 ore su 315.285 tamponi effettuati con un indice di positività dello 0,8%. I dati nel bollettino del 12 ottobre della Protezione Civile e del ministero della Salute registrano inoltre altri 49 morti. In calo di 23 unità i ricoverati con sintomi, che in totale sono 2.665. Scendono anche di 4 unità i ricoveri in terapia intensiva: che risultano al momento 370 in totale. Dall’inizio dell’emergenza sono 4.704.318 le persone che sono state contagiate dal Covid-19. Mentre le vittime sono 131.384. I guariti ad oggi sono 4.490.388. 3.997 quelli delle ultime 24 ore.
Bassetti, Green Pass? Così com’è non funziona: troppe criticità
Intanto, mentre la scienza si concentra sul virus e le sue attuali potenzialità, la politica dibatte sul Green Pass. E il virologo Matteo Bassetti, da sempre partecipe al dibattito sui due fronti, torna sul Green Pass. O meglio: sulle sue effettive applicazioni e sui possibili esiti. E così, il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, in vista della scadenza del 15 ottobre per la carta verde obbligatoria a lavoro. E a 24 ore dalla richiesta delle Regioni di portare a 72 ore la durata della validità dei test per l’ottenimento del certificato, osserva: «C’è una parte significativa di persone che non si vaccinerà. Forse occorre pensare ad un Green Pass diverso. Alla francese: in cui è previsto solo per i vaccinati o i guariti, oppure così non serve. Meglio allora congelarlo per i luoghi di lavoro e ripartire tra un po’ di tempo».