Covid, 2.772 contagi e 37 morti. Sileri: «La fine del distanziamento è vicina. Poi via le mascherine»
Sono stati 2.772 i nuovi contagi da Covid in Italia nelle ultime 24 ore. Ieri erano stati 2.494. I decessi registrati nell’ultima giornata sono stati poi 37, a fronte dei 49 di ieri, che portano a 131.421 il totale delle vittime da inizio emergenza. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 278.945 tamponi, con un tasso positività che sale all’1%, dallo 0,8% di ieri. L’altro ieri si era attestato, però, all’1,3%. Dunque, seppur con qualche oscillazione, i numeri della pandemia continuano a essere sotto controllo. E oggi il sottosegretario alla Salute, Pier Paolo Sileri, ha pronosticato che la fine del distanziamento «è molto, molto vicina».
Tutti i numeri della pandemia in Italia
Dopo una lieve risalita registrata nei giorni scorsi, tornano a scendere i ricoveri sia nei reparti sia in terapia intensiva. Le persone in ospedale con sintomi sono oggi 2.552, contro le 2.665 di ieri: Dunque, nelle ultime 24 ore il calo è stato di 113 persone. Sono poi 367 i ricoverati in terapia intensiva, ovvero 3 in meno rispetto a ieri, con 19 ingressi nelle ultime 24 ore. Gli attualmente positivi sono 2.905 in meno di ieri, per un totale di 80.451 persone. I guariti sono stati 4.827, che portano a 4.495.215 le persone che hanno superato la malattia da inizio emergenza.
Sileri: «La fine del distanziamento è molto vicina»
«Secondo me, la rimozione della distanza è molto molto vicina», ha detto il sottosegretario Sileri, intervenendo a L’aria che tira su La7. Le mascherine? «Se tutti sono vaccinati o con il Green pass, quindi anche col tampone, e c’è una bassa circolazione del virus, la mascherina progressivamente verrà tolta», ha poi aggiungo, sottolineando che «gli step saranno: si toglie la distanza, si toglie la mascherina e poi si toglierà il Green pass». Ma «non oggi», ha precisato il sottosegretario, chiarendo che «il Green pass rimarrà secondo me per diversi mesi, ma questa è la progressione. È una sorta di lettera di dimissioni di un convalescente». Ma perché il pronostico si concretizzi bisogna vedere «che succede adesso col cambio delle temperature». «Certo che, se improvvisamente dobbiamo avere 30-40mila casi come il Regno Unito – ha concluso Sileri – il distanziamento non lo togliamo».