Covid, 2732 contagi e 42 morti. Bassetti: «Va meglio grazie ai vaccini. Se non li fai, rischi gli schiaffi»

15 Ott 2021 19:29 - di Redazione
Covid Bassetti

Il virus allenta la sua morsa, con buona pace della variante Delta i cui colpi di coda hanno seriamente funestato gli ultimi mesi di epidemia. E allora, sono 2.732 i contagi da Coronavirus in Italia oggi, 15 ottobre 2021, secondo i dati regione per regione del bollettino Covid di Protezione Civile e ministero della Salute. Dati che purtroppo, registrano anche altri 42 morti. Da ieri sono stati processati 506.043 tamponi con un tasso di positività allo 0,53%. I ricoverati sono 2.445, 34 in meno da ieri. Mentre le terapie intensive occupate sono 357, 2 in meno rispetto a 24 ore fa. I guariti invece sono stati 3.533, 4.502.457 da inizio pandemia. Dunque, esperti e ai addetti lavori concordano su un dato: lo stesso rilevato in queste ore, tra gli altri, dal virologo Bassetti sull’andamento del Covid: «Oggi rispetto allo stesso periodo di un anno fa, va meglio grazie ai vaccini. Se non li fai, rischi gli schiaffi»…

Covid, Bassetti: la situazione ospedaliera è tranquilla

Numeri e riscontri che fanno tirare un sospiro di sollievo e che fanno dire al presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa per l’analisi dei dati del Monitoraggio settimanale che: «C’è in Italia un progressivo lento miglioramento e ciò caratterizza anche altri Stati europei anche se in alcuni la circolazione del virus è forte, ma l’Italia ha una circolazione del virus tra i più contenuti in Europa e siamo in una fase di decrescita dei casi, in tutte le fasce di età». Una lettura positiva dello stato dei contagi che, via Facebook, condivide anche Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova.

Covid, Bassetti: il confronto dei dati su contagi e ricoveri tra lo stesso periodo del 2020 e oggi

Il virologo ligure, dunque, aggiunge le sue informazioni e condivide la lettura positiva sull’andamento dell’epidemia in Italia, postando: «La situazione ospedaliera per quel che riguarda il Covid è assolutamente tranquilla. Molto tranquilla. Oggi ho confrontato i dati della settimana che si sta concludendo con i dati dei ricoveri Covid della stessa settimana del 2020. Questa settimana qui al San Martino abbiamo avuto 4 ricoveri (tutti di persone non vaccinate). Di cui 1 in terapia intensiva. Un anno fa nella stessa settimana avevamo avuto 70 ricoveri, di cui 9 in terapia intensiva. In tutta la Liguria c’erano 380 ricoverati, di cui 32 in rianimazione nel 2020. Oggi ne abbiamo 56, di cui 5 in terapia intensiva».

Covid, Bassetti: «Oggi meglio di un anno fa: perché abbiamo i vaccini»

Che cosa abbiamo oggi che non avevamo nello stesso mese del 2020? I vaccini»… E ancora, prosegue Bassetti: «Che cosa abbiamo oggi che non avevamo nello stesso mese del 2020? I vaccini… Gli stessi per cui c’è qualcuno che manifesta in piazza e in tv con violenza. Dicendo ogni stupidaggine e insultando chi la pensa diversamente. Si tratta di negazionismo dell’evidenza dei fatti. Viva la scienza: quella che ci sta portando fuori dalla pandemia», rimarca il virologo. Che poi conclude aggiungendo un’ultima informazione: «Se noi oggi ci vacciniamo, l’influenza quando arriverà sarà meno aggressiva, come invece potrebbe essere, perché gli anticorpi che ci difendono sono 2 anni che non la vedono».

«Se non ti vaccini rischi di prendere gli schiaffi»

Così, conclude inoltre il suo intervento sul Covid Bassetti, ospite in radio di Un giorno da pecora su Rai Radiouno, «se non ti vaccini rischi di prendere gli schiaffi». Anche perché «i sintomi dell’influenza stagionale sono simili al Covid – ha ricordato l’esperto –. La questione della perdita dell’olfatto o del gusto», che caratterizza in alcuni casi la positività al coronavirus Sars-CoV-2, «è limitata solo al 25% dei positivi», ha precisato inoltre Bassetti. Che rispondendo alle domande degli ascoltatori su Covid, influenza e contagi, ha tranquillizzato e spiegato i dubbi e le incertezze dei più.

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