Covid, contagi in leggero aumento, 39 morti. I medici: subito la terza dose agli operatori sanitari
In leggero aumento i nuovi casi di covid 19 in Italia. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 3.908 casi rispetto ai 3.882 contagi segnalati ieri. I morti registrati nell’ultima giornata invece sono 39. Sono questi i dati che emergono dal bollettino odierno sull’andamento del covid pubblicato dal ministero della Salute.
Covid, stabile il tasso di positività
Stabile il tasso di positività allo 0,8 per cento. Nell’ultima giornata sono stati eseguiti 491.574 test, tra tamponi molecolari e antigenici. Gli attualmente positivi sono saliti a quota 74.016 (+287). In aumento fortunatamente anche i guariti totali che si attestano a 4.531.644 (+3.579 rispetto a ieri). Dall’inizio della pandemia il totale delle infezioni da coronavirus risultano pari a 4.737.462 mentre i morti totali dall’esplosione dell’emergenza covid sono 131.802.
Il Veneto la regione con più casi
La regione con più casi giornalieri oggi è il Veneto. Seguita da Campania, Lazio, Lombardia ed Emilia Romagna. La situazione in Italia resta sotto controllo anche se preoccupa la crescita dei casi di Covid tra gli operatori sanitari. Questa settimana se ne contano 371 rispetto ai 306 della settimana precedente, come rileva il Report di sorveglianza dell’Iss.
I medici: subito terza dose agli operatori sanitari
Non a caso dall’ordine dei medici sale l’appello ad accelerare la terza dose di vaccino agli operatori sanitari. “Ribadiamo questa richiesta in un momento abbastanza critico”, dice il presidente della Federazione degli ordini dei medici, Filippo Anelli. “Perché non sappiamo, per esempio, quando la variante Delta modificata arriverà in Italia. E, anche in quest’ottica, la vaccinazione dei sanitari diventa strategica per la salute dei cittadini. Affinché si possa garantire sempre il funzionamento del Servizio sanitario nazionale”.
Anelli: mettere in sicurezza il sistema sanitario
Una richiesta fatta anche “alla luce di quanto sta avvenendo in questa fase”, sottolinea Anelli. Con i dati Covid in ascesa in tutta Europa. Con i rischi legati alla nuova mutazione della variante Delta. E al leggero aumento dei contagi tra gli operatori sanitari. Rilevato questa settimana dell‘Istituto superiore di Sanità. Che, se si dovesse consolidare nel tempo, rappresenterebbe un elemento di criticità importante“.