Covid, Speranza paventa la proroga dello stato di emergenza. Meloni: e allora il Green pass?
Sono 4.526 i nuovi casi di covid-19 e 26 i morti in 24 ore, secondo quanto emerge dai dati diffusi dal ministero della Salute. In totale dall’inizio dell’emergenza i contagiati dal coronavirus sono stati 4.771.965 mentre le vittime sono 132.100. Sono 4.557.417 i guariti, 2.432 nelle ultime 24 ore. In totale oggi in Italia ci sono 82.448 persone positive al covid, 2.067 in più nelle ultime 24 ore.
Sono 350.170 i tamponi, tra molecolari e antigenici, che fanno rilevare un tasso di positività pari all’1,3. Salgono a 2.754 i ricoverati con sintomi, con 47 pazienti in più arrivati nei reparti nelle ultime 24 ore. Calano invece i ricoveri in terapia intensiva, 342 in totale ma quattro in meno di ieri. E’ quanto emerge dai dati del ministero della Salute sulla situazione del contagio.
Da giorni si parla di una risalita della curva dei contagi e il ministro della salute Roberto Speranza, ospite di Lucia Annunziata a Mezz’ora in più su Raitre, ha parlato di una possibile proroga dello stato di emergenza, che scade il prossimo 31 dicembre. “Sono scelte che abbiamo deciso di fare nella fase immediatamente precedente alla scadenza. Ci baseremo sull’evidenza scientifica, se sarà necessario ancora avere l’impianto legislativo e di intervento dello stato di emergenza, lo decideremo nei giorni precedenti alla scadenza e non avremo alcun timore a prorogarlo“.
Una dichiarazione che non è piaciuta a Giorgia Meloni che così commenta: “Il ministro della Salute Roberto Speranza getta via la maschera e paventa l’ipotesi di una nuova proroga dello stato di emergenza. Il “governo dei migliori” ci aveva garantito che con il Green pass gli italiani avrebbero riacquistato la libertà. Noi di Fratelli D’Italia, che abbiamo sempre sostenuto l’inefficacia del pass vaccinale per contrastare il contagio, siamo stati etichettati come “no vax”. Oggi Speranza ci fa saper che i se contagi continuano a salire, nonostante il Green pass, sarà prorogato lo stato di emergenza. Caro Speranza non sarebbe più onesto ammettere gli errori?”.