Dalla Fda un altro passo per il vaccino agli under 12. Rasi: «Da noi potrebbe non essere necessario»
La Fda, l’Agenzia del farmaco americana, ha confermato l’efficacia del vaccino Pfizer anti Covid per prevenire le infezioni nei bambini tra i 5 e gli 11 anni. Dunque, sembra sempre più probabile il via libera alla somministrazione per questa fascia d’età, che negli Usa rappresenta una platea di 28 milioni di piccoli cittadini. La questione è anche all’attenzione dell’Ema, l’agenzia del farmaco europea. Il tema del vaccino nei bambini più piccoli, però, continua a essere al centro del dibattito della comunità scientifica, dove si registrano approcci più entusiasti e altri più cauti. Per Guido Rasi, ex direttore dell’Ema e attuale consulente per la campagna vaccinale del generale Figliuolo, «se la circolazione del virus restasse a questi livelli e non si riscontrassero problemi particolari nei bambini, la vaccinazione degli under 12 potrebbe essere evitata».
Rasi: «Il vaccino ai bambini under 12 non è scontato»
Rasi, dunque, ritiene «non scontata la copertura dei più piccoli, così come non lo è la terza dose a tutti». L’autorizzazione dell’Ema per il vaccino agli under 12 è attesa per la fine di novembre, quando, per Rasi, si avrà anche un quadro più chiaro dell’andamento della pandemia nel suo complesso. Allo stato attuale, ha sottolineato l’esperto, intervistato da La Stampa, «il tasso di positività rimane stabile, anche se l’inverno è lungo ed è presto per cantare vittoria». A novembre, invece, «si capirà se è davvero necessaria (la vaccinazione per i bambini, ndr), così come la terza dose, cioè se la nostra immunità di comunità sarà sufficiente o meno».
I prossimi due mesi cruciali anche per la terza dose
«Negli Usa si nota una crescita di casi pediatrici, ma in Italia grazie a Green Pass e mascherine potrebbe andare diversamente», ha chiarito Rasi, cauto anche sulla questione della terza dose per tutti. «Saranno i dati dei prossimi due mesi a dirci quanto la popolazione sotto i 60 anni si reinfetterà. Intanto, giusta la terza dose ad anziani e fragili per prudenza», ha precisato, ricordando che si lavora per raggiungere che la fatidica quota 90% di vaccinati.