Delirio di Letta: attacca la Meloni per difendere Lamorgese. E Salvini: «Ministro non all’altezza»
Ventre a terra a difesa di Lucia Lamorgese. Una via obbligata per Enrico Letta in vista della scampagnata a Roma di sabato prossimo. La Cgil l’ha indetta come risposta all’assalto di Forza Nuova alla propria sede nazionale. Al contrario, il segretario del Pd vuole ricavarne uno spot per il ballottaggio in favore del sempregrigio Roberto Gualtieri. Anche a costo di di dover difendere l’indifendibile, cioè la ministra Lamorgese. «È evidente – premette infatti Letta – che sulla gestione dell’ordine pubblico ci sono stati dei problemi e delle falle. Ma gli attacchi della Meloni – aggiunge – sono assolutamente strumentali, è un modo per coprire quello che è accaduto. E soprattutto è un modo per coprire l’assunzione di responsabilità».
Il leader dem pensa alla scampagnata-spot di sabato
Ci sarebbe da ridere se la situazione non fosse drammatica. Già, perché il leader dem finge di non capire che quanto è accaduto sabato scorso non riguarda l’opposizione, ma il governo. Lui pretende di “impiccare” la Meloni al mancato riconoscimento della matrice ideologica (ammesso che ne abbia una) di Forza Nuova, ma è il primo a sapere che è questa cosa qui è solo fuffa. Il problema vero è che la Lamorgese si è rivelata ancora una volta inadeguata al ruolo. Ne dà conferma quotidiana sugli sbarchi clandestini a Lampedusa e ne ha dato ampia prova sul rave-party di Viterbo come sugli scontri dei mesi scorsi a Napoli, Roma e Milano.
Il Domani: «Lamorgese problema anche per Draghi»
Anche il Domani, giornale non certo sospettabile di simpatie meloniane, riconosce che la responsabile del Viminale stia diventando un problema per Draghi. Ma per Letta è un dettaglio: per lui, al momento, la scampagnata-spot di sabato a Roma viene prima di tutto, prima persino della realtà e della verità. «Meloni – insiste infatti ai microfoni di Radio anch’io – cerca di scaricare sulla Lamorgese. Non capisco questo cosa c’entri con la richiesta di pacificazione di Salvini». Ma a replicargli, sempre dalla trasmissione radiofonica della Rai, è proprio il leader della Lega. «Io – taglia corto Salvini – penso molto semplicemente che l’attuale ministro dell’Interno non sia all’altezza di una situazione così delicata come questa».