Denise, il legale della mamma rischia il procedimento disciplinare: mai compiuto reati
Assicura di non aver mai compiuto reati il penalista Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, la mamma della piccola Denise, scomparsa l’1 settembre 2004 da Mazara del Vallo, e per il quale l’Associazione Nazionale Magistrati ha chiesto al Consiglio dell’Ordine degli avvocati di valutare un procedimento disciplinare in particolare in ragione di un’intercettazione.
“Ho appreso la notizia stamani dalla stampa. Solo alle 13.21 mi è arrivata la Pec del Consiglio dell’Ordine con la richiesta dell’Anm. A loro era stata trasmessa alle 11.07, poco dopo, alle 11.20, è uscita sulla stampa… – ragiona l’avvocato Giacomo Frazzitta dopo la notizia della richiesta, inviata al Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Marsala, da parte dell’Associazione nazionale magistrati di Palermo. – Voglio solo ricordare che le richieste di procedimenti disciplinari sono atti riservati, personali che non vanno neppure all’ordine del giorno del Consiglio dell’Ordine degli avvocati essendo di competenza del solo presidente che in maniera riservata lo comunica all’interessato”.
“Io ho dato voce a Denise Pipitone in questi 17 anni e continuerò a farlo – aggiunge Frazzitta parlando con Adnkronos. -. L’ho fatto onestamente, nel rispetto delle regole. Sempre. E di questo possono essermi testimoni tutti i magistrati che si sono succeduti in questa vicenda, che per me sono stati sempre il faro e il punto di riferimento”, assicura.
L’intercettazione che lo riguarda e finita al centro dei riflettori, secondo il legale della mamma di Denise Pipitone, è parziale.
“In quella stessa intercettazione cito i singoli magistrati che si stavano occupando del caso, faccio nomi e cognomi attribuendo loro solo aggettivi positivi – assicura -. Non ho commesso nessun reato, sto cercando Denise Pipitone e sto tentando di fare giustizia in questa storia. Non sono contro la Procura, ho piena fiducia nei magistrati che sono il nostro unico interlocutore”.
Alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Marsala la famiglia di Denise Pipitone si opporrà.
“Non è uno sgarbo ma è previsto dal Codice se ci sono gli estremi. Lo faremo nei confronti non di tutti, ma di coloro su cui riterremo sia necessario un approfondimento. Noi vogliamo la verità ed è la magistratura l’unica che può darcela. Questo fuoco amico mi amareggia e mi disorienta”, conclude il legale.