Draghi al Quirinale? Non è così scontato. Torna in pista Berlusconi e si scalda anche Casini
Matteo Renzi non vede bene Mario Draghi al Quirinale. E così, mentre il centrodestra si ricompatta sul nome di Silvio Berlusconi da proporre come inquilino del Colle, il leader di Italia Viva tesse la tela per uno scenario che consenta all’attuale governo di andare avanti.
Infatti Renzi non è affatto interessato ad elezioni anticipate. E se Draghi fosse davvero eletto Capo dello Stato la legislatura è a rischio. Il centrodestra ha tutto l’interesse ad andare a votare subito visto che nei sondaggi continua ad avere la maggioranza nonostante il flop alle comunali. E anche il Pd potrebbe sentire con più forza la tentazione delle urne per rinvigorire il progetto neoulivista di Enrico Letta.
“Dunque Renzi – scrive oggi Il Foglio – che non è certo tipo da stare con le mani in mano, non ha affatto archiviato l’idea di trovare un altro candidato nel caso in cui Sergio Mattarella insista nella sua decisione di non voler concedere il bis. Per questa ragione il leader di Italia viva non ha affatto rinunciato ai suoi due possibili candidati al Colle”. Che sono Pier Ferdinando Casini e Marta Cartabia.
Il primo, commenta ancora Il Foglio, “sembra essersi calato nella parte dal momento che dopo la pausa estiva calibra bene ogni sua mossa. Niente dichiarazioni estemporanee su questo o quell’argomento. Solo interventi sui grandi temi internazionali: profilo alto e fare compassato”.
Dei piani di Renzi sulla figura di Casini si sapeva già dallo scorso maggio. Lo aveva anticipato La Stampa commentando così l’interesse del leader di Italia Viva per una candidatura di quel tipo: “La scelta di Casini – sottolineava la Stampa – potrebbe in un solo colpo isolare il M5S, spaccare il Pd, e indebolire ulteriormente l’alleanza giallorossa…Di sponda con Base riformista, la corrente del Pd guidata dal ministro Lorenzo Guerini e da Luca Lotti, nata sulle ceneri del renzismo dopo la scissione di Italia Viva e ancora maggioritaria tra gli eletti democratici, Renzi vuole portare tutto il centrodestra sul nome dell’ex leader dell’Udc. Casini ha un po’ il ruolo di outsider tipico del canone quirinalizio. Ed è anche l’anello di congiunzione tra centrosinistra e centrodestra”.
Quanto a Marta Cartabia, sarebbe la prima donna al Quirinale: un elemento che gioca tutto a suo favore. Inoltre, con la sua riforma della Giustizia, sarebbe mal vista dal M5S ma potrebbe ottenere i favori di Forza Italia e Lega.