Facchinetti: «Ho un trauma cranico, non ritiro la denuncia contro McGregor». Il racconto di Benji
«Se dovesse chiamarmi l’avvocato di McGregor e offrirmi 10 milioni di euro per ritirare la denuncia, io direi di no». Lo ha affermato Francesco Facchinetti a Radio 105 parlando dell’aggressione subìta da parte del fighter di Arti Marziali Miste (MMA). «Non mi interessa nulla dei soldi. E nemmeno dell’hype. Ho sempre mal di testa, devo portare questo collarino 8 ore al giorno per 16 giorni». Inoltre, «ho un trauma cranico, ho una distorsione alla rachide cervicale che non so neanche cosa voglia dire».
Facchinetti: «McGregor è pericoloso»
«Questa storia a me non fa piacere», ha spiegato Facchinetti. «Se potessi avere la macchina di “Back To The Future” tornerei indietro nel tempo. E quel sabato non andrei lì. Io porto avanti la denuncia e ne parlo perché non possa succedere ad altre persone. Quello è un uomo altamente pericoloso, vederlo davanti ai tuoi occhi è un altro conto rispetto a leggere di lui. È dannatamente pericoloso per gli altri».
La testimonianza di Benji
La vicenda si arricchisce di nuovi particolari grazie alla testimonianza di Benji Mascolo. Il cantante – come riporta Tgcom24 – era infatti presente alla festa con la moglie Bella Thorne. «Non mi interessa che sia tra i più ricchi al mondo, quella persona va fermata. Ha bisogno di andare in rehab. È è drogato fino al midollo e alcolizzato da fare schifo». Benji, Facchinetti e le rispettive consorti erano a cena a Roma, in occasione della Festa del Cinema. McGregor li ha invitati nel suo hotel.
«Senza motivo ha colpito Facchinetti»
«Ha mandato un messaggio a una persona a me cara dicendo: “Vieni in hotel da me insieme ai tuoi amici a fare festa”», ha raccontato Benjie sui social. «Quindi finiamo la cena e andiamo in hotel per incontrralo. Cominciamo a parlare e i toni sono amichevoli. Stiamo scherzando e tutto procede per il meglio circa due ore».Poi Benji e Bella dicono di voler andare a dormire e McGregor cerca di convincerli a rimanere. «Francesco, che a era a fianco a me dice: “Ma sì, dai. Noi rimaniamo se voi volete andare a dormire”. Conor, dal niente, senza alcun valido motivo gli tira un pugno in faccia. Ero a 30 centimetri di distanza, sono ancora scioccato».