Fisco, arriva la prima batosta del ministro Franco: «Nessuna cancellazione delle cartelle esattoriali»
‘Ci attendiamo di recuperare il livello di Pil precrisi nel secondo trimestre del 2022. Quindi un trimestre prima di quanto ci attendevamo di recuperare quel livello”, afferma il ministro dell’Economia, Daniele Franco, nel corso dell’audizione sulla Nadef che si svolge nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato nella quale ha annunciato, con un certo ottimismo, una crescita esponenziale del Pil che potrebbe essere frenata solo da una eventuale recrudescenza della pandemia. Ma dietro l’angolo, oltre alla possibile stangata sulle rendite catastali, causa della rottura di ieri in CdM con la Lega, c’è anche l’arrivo di milioni di cartelle esattoriali, che il governo non ha intenzione di rottamare.
Il ministro Franco e le cartelle esattoriali da pagare
“Quest’anno stiamo crescendo molto” e “il tasso crescita nel 2023-24 sarà auspicabilmente molto elevato” anche se il +6% di quest’anno ”è irripetibile. Però tassi di crescita più elevati rispetto agli scorsi decenni credo sia un obiettivo per il 2022-23-24-25-26 e anni successivi”, spiega quindi il ministro, che continua: “Ci attendiamo di recuperare il livello di pil precrisi nel secondo trimestre del 2022. Quindi un trimestre prima di quanto ci attendevamo di recuperare quel livello”.
Quella delle cartelle esattoriali e della rottamazione ”è una questione che stiamo valutando e stiamo vedendo se qualche ulteriore spalmatura degli oneri possa essere considerata”. ”Possiamo smussare e diluire questa fase, però bisogna gradualmente tornare verso una situazione di normalità” in cui ”gradualmente tutte le famiglie e le imprese devono pagare le cartelle emesse dall’Agenzia delle entrate”.
Niente misure anti-Covid per le attività economiche
Buone notizie arrivano invece sul fronte della pandemia. “Nel formulare la previsione per la restante parte di quest’anno e l’anno prossimo assumiamo che non vi siano nuove restrizioni alle attività economiche e movimento delle persone”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Daniele Franco, nel corso dell’audizione sulla Nadef che si svolge nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato. “Ove la pandemia per qualsiasi motivo riprendesse, questi numeri verrebbero messi a rischio”, aggiunge il ministro.
Non solo cartelle esattoriali ma anche bollette più care
L’aumento del costo dell’energia ”è un tema che va senz’altro monitorato e bisogna valutare se a livello nazionale o europeo vi siano modi per attenuare questa dinamica”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Daniele Franco, nel corso dell’audizione sulla Nadef che si svolge nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato. ”La questione dei prezzi delle energia è una delle questioni più importanti” e ”non riguarda solo l’Italia ma tutta l’Europa e, in parte, tutto il mondo”, sottolinea il ministro. ”Vi è la diffusa percezione che il fenomeno sia in parte temporaneo perché viene influenzato da una serie di fattori transitori” ma ”credo questo sia uno dei temi di incertezza più importanti nello scenario che guardiamo avanti”, osserva Franco.
Il tema della pensioni e quota 100
Sul tema delle pensioni, argomento che rischia di provocare la rottura con la Lega su “quota 100″, Franco si tiene generico. ”E’ una delle questioni aperte che affronteremo nella legge di bilancio”. Nella Nadef ”non si accenna” alle pensioni perché ”si fa riferimento a qualche possibile utilizzo delle risorse derivante dal gap tra indebitamento netto tendenziale e programmatico ma non è necessariamente una lista esaustiva”.