Giorgetti gioca a scacchi con Salvini: muove i pedoni e nasconde la mossa finale. Il retroscena
Giorgetti e Salvini, rapporto complesso, una partita a scacchi che Verderami esamina nel suo retroscena sul Corriere della Sera, oggi in edicola. Dopo le fibrillazioni interne alla Lega la partita tra il ministro e il segretario della Lega non ha vincitori. Giorgetti- scrive Verderami – “è la rappresentazione plastica di come si possa vincere perdendo. Perché è vero che Salvini ha riaffermato il suo primato nella Lega. Ma è altrettanto vero che – ribadendo la lealtà del Carroccio al governo Draghi – ha assecondato la linea politica del suo numero due”.
Lega, l’obiettivo di Giorgetti
Altro che “sottomissione” a Salvini: quello di Giorgetti è un investimento
Verderami: “Interessante vedere come si muoverà Salvini”
Per cui sarà interessante “come si muoverà Salvini, che ha deciso di trattare in prima persona con l’ex presidente della Bce i dossier di governo, proprio adesso che arrivano a scadenza la riforma della concorrenza e la Finanziaria”. Tutte materie di competenza di Giorgetti che, “accompagnato alla porta, attende di essere richiamato nella stanza. A volte si può vincere perdendo”, sottolinea l’analisi. Ma la partita dei due è destinata a durare: ci sono i ballottaggi e a Torino e a Varese, i candidati li ha indicati Giorgetti. Se fallissero, “la regola di vincere perdendo non varrebbe”.