I cinghiali scorrazzano tra bare e sepolture: non c’è pace per i defunti al cimitero di Palermo

8 Ott 2021 20:23 - di Prisca Righetti
cinghiali al cimitero

Non c’è pace per i defunti a Palermo. Dopo il caso delle bare, oggi quasi 800, in attesa di sepoltura al cimitero dei Rotoli, il camposanto torna sotto i riflettori, questa volta per l’invasione di cinghiali in cerca di cibo. «La presenza di cinghiali su monte Pellegrino, e quindi anche nelle aree limitrofe al cimitero dei Rotoli – dice l’assessore con delega ai Cimiteri, Toni Sala – è un problema purtroppo noto che il Comune sta provando ad affrontare in collaborazione con tutti gli enti coinvolti».

Palermo, cinghiali in cerca di cibo tra bare e sepolture del cimitero dei Rotoli

Già, perché anche se il sindaco Leoluca Orlando, alla nomina degli assessori, aveva tenuto a precisare che nel settore cimiteriale «avrebbe lavorato un gruppo, una task force formata dallo stesso sindaco», ora la patata bollente del camposanto dei Rotoli è nella mani dell’assessore Sala. E non a caso, è lui – e non il sindaco di Palermo o qualche altro membro della Giunta – che interviene sull’ultimo scempio che la cronaca registra, tra orrore e degrado. Provando a ovviare con tempismo e risolutezza ostentati di fronte all’ultimo scempio: «Posizioneremo dei dispositivi per impedire agli animali di accedere all’area cimiteriale – assicura l’esponente della Giunta Orlando – evitando così i danni alle sepolture. Lo faremo nel più breve tempo possibile. Ricorrendo anche a una specifica ordinanza. La Reset, però, ha l’obbligo contrattuale di intervenire nelle aree danneggiate, anche se dovesse farlo ogni giorno, e su questo non transigeremo», conclude Sala.

Ennesimo scempio al camposanto di Palermo dove funziona solo lo scaricabarile del Comune

Resta il fatto che, sul povero camposanto di Palermo, tristemente noto per l’abbandono in cui versa. Ora si abbatte l’ultimo scempio. L’ennesima vergogna. E allora, non c’è pace per i cari estinti che dovrebbero riposare al cimitero dei Rotoli. Flagellato dallo scandalo delle bare in attesa di sepoltura. E ora pure dalla piaga dei cinghiali che scorrazzano sui campi di inumazione. Come tra le salme sfrattate e riesumate dalle tombe dei privati e rimesse nei depositi. «Da più di un mese – scrive tra gli altri Il Giornale di Sicilia – scendono da Monte Pellegrino oltrepassando agilmente, già nel primo pomeriggio, i varchi delle reti paramassi. Fino ai campi di inumazione… Cinghiali a branchi scavano sulle sepolture senza ricordo e pietà. Scavano perché per loro quella è terra. E per loro significa cibo tra radici e tuberi». Per tutti noi, invece, una vergogna e un orrore senza fine…

 

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