I diritti umani e la tutela dei rifugiati: due giorni di incontri interreligiosi al “St George’s” di Roma
L’universalità dei diritti umani e la diversità di culture, religioni e tradizioni. Sarà questo il tema dell’incontro di apertura del progetto “EmbraceDiversity. Embrace the future” che avrà luogo il 13 ottobre alle ore 14 a Roma presso la sede della Scuola Internazionale St. George’s di via Cassia. Un percorso formativo che interesserà decine di studenti del quarto anno di liceo realizzato dal Centro Rifugiati Joel Nafuma (JNRC) e da ItaliaHello onlus, con l’Associazione Dire Fare Cambiare come cultural partner.
Gli ospiti della due-giorni sui diritti umani
A guidare l’incontro introduttivo sarà l’Imam Yahyâ S.Y. Pallavicini, Presidente della Co.Re.Is e membro dell’Assemblea Generale della grande Moschea di Roma, insieme a Daniela Di Capua, Responsabile dell’Ufficio 8×1000 dell’istituto Buddista Soga Gakkai e già Direttrice del Servizio Centrale dello Sprar e al Pastore della Chiesa Episcopale Americana di San Paolo dentro le mura, Austin K. Rios. Con questo progetto -spiega la direttrice del JNRC Giulia Bonoldi – vogliamo affrontare il tema dell’ostilità nei confronti di chi è diverso da noi, partendo dall’analisi di come ad esempio la religione può portare a emarginazione, divisione e violenza tra individui e tra comunità. Con i docenti della scuola, i leader religiosi e i rifugiati vogliamo mettere i ragazzi di fronte alle potenzialità e alle contraddizioni del mondo religioso nei confronti degli altri”. Perché, come l’Imam Pallavicini ha detto di fronte a Papa Francesco: “Conoscere e rispettare le differenze ci rende veramente un po’ più fratelli”.
Le testimonianze di un gruppo di rifugiati
Dopo l’evento iniziale il testimone passerà ad un team di rifugiati, provenienti da Afghanistan, Egitto, Colombia e Gambia che stanno costruendo un loro percorso di vita in Italia. Saranno loro, in qualità di formatori, ad accompagnare gli studenti in una riflessione sul tema della diversità, partendo da come è sentita nelle loro culture di origine per arrivare a come è vissuta ogni giorno nel nostro Paese. “>Il nostro lavoro quotidiano- afferma Susanna Pietra, Direttrice di ItaliaHello onlus – è quello di rendere migranti e rifugiati protagonisti del loro futuro e non solo beneficiari di aiuto. Proprio per questo saranno loro a raccontare l’immigrazione e a individuare le frizioni, le opportunità e le sfide per guardare serenamente e positivamente al futuro comune.”
Il percorso si concluderà con la realizzazione della campagna di comunicazione #embracediversity #embracethefuture che studenti e rifugiati costruiranno insieme per raccontare la loro idea di una società dove la diversità non rappresenta un principio astratto, ma il centro di una rinnovata umanità ed elemento propulsivo di un’economia davvero globale al servizio di tutti.