Insulti sanguinosi, la Meloni denuncia la vergogna di Scanzi e compagni: “Poi la sinistra mi fa la morale”

22 Ott 2021 12:09 - di Ginevra Sorrentino
Meloni Scanzi
Insulti violenti e minacce, la Meloni denuncia la vergogna di Scanzi e kompagni. E a latere, l’assordante silenzio del mainstream di sinistra che, rileva la leader di Fdi in un suo post su Facebook: «Poi fa la morale a me»… La valanga di odio. Di insulti e sfregi quotidiani che la sinistra e i suoi alfieri riversano contro Giorgia Meloni non scandalizza i soloni e le veline dem. Idealmente capitanati dal “saltafila” dei vaccini Andrea Scanzi, sempre pronto a infierire con un suo immancabile contributo social alla gara a chi dice o scrive di peggio. Con il tenore delle aggressioni becere e sanguinose, arrivato a livelli davvero infimi e inaccettabili. E che un ulteriore offesa all’intelligenza di tutti ammanta finanche dei pannicelli caldi del diritto di cronaca o di satira. Cosa che rende l’intera questione ancora più infima e pericolosa.

Insulti e minacce a Giorgia Meloni: sinistra incessantemente all’attacco. A partire da Scanzi…

Forse non ci sono precedenti analoghi. Nulla che possa paragonarsi alla portata di insulti violenti. Virulenti e volgari che la sinistra dei professoroni universitari. Dei giornalisti asserviti. E dei loro kompagni di cordata d’odio, amici e follower sempre pronti a far degenerare ulteriormente il livello… Anche se sembra impossibile. Vergognose attestazioni di astio e di squallore che nulla hanno a che fare con una civile dialettica politica tra avversari su sponde contrapposte. Un fenomeno costante, quello degli attacchi alla Meloni che, tra tv. Radio. Aule accademiche. Social e editoriali su carta stampata, non conosce sosta. E che, anzi, si infiamma a nuovo scontro politico.

Insulti alla Meloni, non solo Scanzi, tutto fa brodo: pure il colore di un vestito…

Ma non c’è solo Scanzi a istigare contro la Meloni. Ad ogni nuovo caso creato e cavalcato ad arte dall’intellighenzia radical kitsch di sinistra: in parlamento come nei salotti tv presidiati dalla sinistra militante. E allora, che siano gli estremisti di Forza Nuova. O i presunti scoop di Fanpage rilanciati ad orologeria da Formigli a Piazza Pulita. Persino il colore di un abito (quello che la Cuzzocrea, inviata di Repubblica, ora volto di Piazza Pulita, indica come nero, e che invece è blu: tutto fa brodo per mescolare in un minestrone rabberciato a forza la pretestuosa ricetta al veleno da servire genericamente in salsa antifà.

Uno scempio quotidiano che si ripete nell’assordante silenzio di soloni dem e femministe

Un abominio perpetrato contro un’autorevole esponente politico alla guida di un partito che i sondaggi danno come primo partito del Paese. Contro una donna. E di fronte al quale autorevoli esponenti della sinistra parlamentare buonista e caritatevole a corrente alternata, e onnipresenti femministe (non pervenute), tacciono miserevolmente. Rendendo il silenzio più assordante che mai. E allora, parla Giorgia Meloni. E in un post sul suo account Facebook riporta, frase per frase. Insulto dopo insulto, la scempio della ferocia verbale di cui è costantemente il bersaglio. E vederli tutti in fila. Uno dopo l’altro. Post, tweet, stralci di articoli e commenti, fa davvero rabbrividire. E allora, è la stessa leader di Fratelli d’Italia a riferire lo sfregio quotidiano. E a commentare la sequenza dell’orrore.

Il post di Giorgia Meloni che denuncia gli attacchi feroci e beceri e la sinistra che tace

«Ecco a voi una sofisticata uscita da parte della presunta intellighenzia che passa la giornata a farmi la morale. Nei commenti potete trovare di tutto: minacce, auguri di morte o di finire appesa, insulti sessisti di ogni genere, fotomontaggi osceni e chi più ne ha più ne metta. Immaginate solo cosa sarebbe accaduto se un post così ignobile, pubblicato da un “giornalista”, fosse stato dedicato ad una politica di sinistra. Ma se ad esser colpita in maniera così meschina è una donna di destra, allora tutti muti. Che dite, il mainstream dedicherà mai qualche trasmissione o paginata all’odio diffuso dallo squadrismo di sinistra? Io non ci confido, ma intanto pensiamoci noi a far girare, che magari qualche giornalista distratto si sveglia»…

 

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