Ita, servizio assistenza clienti nella bufera: contattare l’operatore è una “mission impossible”
Parte decisamente claudicante il nuovo corso di Ita, inaugurato neanche due settimane fa. E se il buongiorno si vede dal mattino, come recita il vecchio adagio, il biglietto da visita con cui la compagnia aerea nata sulle ceneri dell’Alitalia si presenta è a dir poco scoraggiante. A partire da un elemento chiave come quello del servizio assistenza ai clienti che dovrebbe fare da volano alle comunicazioni tra utenti e azienda. Ma che, invece, a debutto archiviato, stenta ancora a decollare. Contattare Ita in questi giorni è un’esperienza ai limiti del fantascientifico. Una vera mission impossible che sta mettendo duramente alla prova i malcapitati viaggiatori alle prese con una transizione che sembra non definirsi (e concludersi) mai. Provare ad avere risposta dal Customer Center di Ita, infatti, è un’impresa titanica: occorre avere coraggio. Molto tempo a disposizione. E munirsi di tanta, tanta pazienza…
Il disservizio del Customer Center di Ita
Basta fare un “test call center” e tentare (disperatamente) di mettersi in comunicazione con i riferimenti indicati sulla hompage dedicata alla voce “Contatti e assistenza”. Un canale che, tra messaggi registrati e gingle d’intrattenimento, dovrebbe comunque risultare aperto (per quanto intasato possa essere). E attraverso il quale, intanto, trovare un interlocutore… Il secondo step, poi, che scatterebbe nel momento in cui il fortunato utente fosse riuscito a ricevere risposta, dovrebbe condurre il malcapitato protagonista della sventurata odissea alle risoluzione del problema posto via cavo. Ai dubbi e alle necessità del cliente in stand by, a cui si presuppone che qualcuno sia in grado di indicare un esito. In entrambi i passaggi, però, “rispondere” è la parola chiave. O come si diceva poco fa, l’assai poco promettente bigliettino da visita della nuova compagnia tutta pubblica, che dal 15 ottobre rimpiazza Alitalia.
Vani i tentativi di mettersi in contatto con un operatore
Intanto perché i primi vani tentativi di mettersi in contatto con un operatore, che possono durare ore, vanno a vuoto: non risponde nessuno. E poi perché, se miracolosamente dall’altra parte della cornetta qualcuno risponde, può succedere che la comunicazione s’interrompa. E l’incubo ricomincia da capo. Un disservizio che sta creando non pochi problemi ai viaggiatori travolti dal caos di una transizione perenne, e non poche grane alla compagnia, che sulla carta e sul web, annuncia un’assistenza al momento fantomatica. E lungi dal diventare risolutiva a breve. La macchina operativa da terra della compagnia aerea sembra bloccata dai suoi stessi ingranaggi: e ancora decisamente da oliare. Un disservizio che il momento di passaggio delle consegne. O la mole di richieste di rimborsi e adeguamenti – crediti del programma MilleMiglia in testa a tutti – che sicuramente hanno congestionato il traffico della fase di transizione, non possono comunque giustificare. Risultato del test: customer center Ita bocciato.