La sfida nei 13 capoluoghi di Provincia: 3 vittorie e 7 ballottaggi per il centrodestra. Ecco dove
Allo stato attuale è un pareggio. Dei 13 Comuni capoluogo di provincia chiamati al voto, al termine del primo turno, tre sono andati al centrodestra e tre al centrosinistra. Per gli altri si va ai ballottaggi. E se è vero che il secondo turno è una partita a sé stante, è anche vero che una qualche indicazione su un possibile pronostico si può ricavare già dall’esito del primo, dove il centrodestra appare in vantaggio in diverse città.
A Grosseto, Novara e Pordenone vince il centrodestra
Le città che hanno già eletto un sindaco sono Grosseto, dove il sindaco di centrodestra Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha ottenuto la riconferma con il 56,20% dei voti, contro il 31,09% di Leonardo Culicchi che correva per il centrosinistra. Anche a Novara il sindaco di centrodestra Alessandro Canelli ha ottenuto una riconferma pienissima, sfiorando il 70% dei consensi (69,59%) contro il 20,46% del candidato del Pd Nicola Fonzo. Stesso discorso per Pordenone, dove Alessandro Ciriani ha ottenuto la riconferma con il 65,38% contro il candidato di Pd e M5s Gianni Zanolin che si è fermato al 29,88%.
La sinistra conferma i propri feudi
Di contro il centrosinistra è stato riconfermato a Ravenna, con il sindaco uscente Michele De Pascale, e a Rimini, dove Jamil Sadegholvaad ha raccolto il testimone di Andrea Gnassi, che era ormai al secondo mandato. Insomma, la rossa Emilia Romagna non riserva sorprese. Così come non ha riservato sorprese Salerno, feudo di Vincenzo De Luca, dove il sindaco uscente e deluchiano di ferro Vincenzo Napoli ha ottenuto il 57,40% delle preferenze.
I ballottaggi di Benevento e Caserta
È sfida aperta, invece, nelle altre sette città capoluogo di provincia. E, conti alla mano, ci sono buone chance per il centrodestra di uscire vincitore dai ballottaggi o comunque per il centrosinistra di uscirne perdente. Restando in Campania, a Caserta il centrosinistra è in vantaggio con il sindaco uscente Carlo Marino al 38,34% contro il 28,66% di Gianpiero Zinzi, sostenuto dal centrodestra. Bisogna registrare però anche il 12,37% dell’ex sindaco Pio Del Gaudio, punto di riferimento di un elettorato tradizionalmente di centrodestra e sostenuto tra gli altri da Rinascimento di Vittorio Sgarbi e dalla lista Autonomi e partite Iva. A Benevento, poi, il sindaco uscente Clemente Mastella, sostenuto da una serie di liste civiche, delle quali una chiamata Forza Benevento, raccoglie il 49,33% delle preferenze contro il 32,34% del candidato del Pd Luigi Diego Perifano.
Occhi puntati su Latina
È apparentemente testa a testa a Isernia tra Gabriele Melogli sostenuto da Forza Italia, Lega e alcune civiche, al 42,88%, e il giallorosso Piero Castrataro al 41,66%. Ma anche in questo caso è da registrare il risultato di un terzo candidato, Cosmo Tedeschi, sostenuto da FdI e alcune civiche, che ha raccolto il 15,46% dei consensi. Coalizione di centrodestra compatta, invece, a Latina, dove l’ex sindaco Vincenzo Zaccheo sfiora l’elezione al primo turno con il 48,46% contro il 35,48% del sindaco uscente Damiano Coletta ed è in forte predicato di vincere anche al ballottaggio. Resta invece del tutto aperta la sfida per i ballottaggi a Savona e Varese. Nella prima si sfidano Marco Russo di centrosinistra (al 47,79%) e Angelo Schirru del centrodestra (al 37,31%); nella seconda il sindaco uscente del centrosinistra, Davide Galimberti, non ce la fa a farsi riconfermare e va al ballottaggio con il 48% dei consensi contro il 44,89% di Matteo Luigi Bianchi del centrodestra.
A Cosenza centrodestra in vantaggio (a un quarto di sezioni scrutinate)
Ancora incerti, invece, i risultati Cosenza: nel primo pomeriggio di martedì, il sito del Viminale riferisce di 21 sezioni scrutinate su 82. Dunque, un risultato ancora molto parziale, che comunque rimanda una netta prevalenza del centrodestra (e un bizzarro caso di omonimia tra avversari): Francesco Caruso, secondo questi primi dati parziali, è al 43,09% contro il 22,07% del candidato Pd Francesco Alessandro Caruso, «detto Franz».