M5S a Milano, la candidata di Travaglio prende meno voti di Paragone e non entra in consiglio comunale
La candidata del M5S a Milano prende meno voti di Paragone. Layla Pavone dei cinquestestelle si è fermata a un modestissimo 2,70%, superata anche da Gianluigi Paragone che ha ottenuto il 2,9%. Una debacle per il M5S che a Milano, Roma e Torino è stato spazzato via dalle urne. È così nella città della Madonnina il Movimento 5 Stelle è fuori dal consiglio comunale. Pavone non riesce a ottenere nemmeno un seggio. Zero posti in consiglio anche per i candidati di Paragone. Il leader di Italexit ha ottenuto con 14.366 voti, ha superato la candidata grillina che si è fermata a 12.953 voti. Un crollo per il Movimento 5 Stelle che nel 2016 aveva conquistato il 10%. Pavone, manager, classe 1963, è stata anche consigliere indipendente della Società editoriale Il Fatto Spa. Dopo la sua candidatura, come ha comunicato la società, ha rassegnato le sue dimissioni.
M5S, Layla Pavone: «Ci siamo mossi tardi»
Come si legge sul Corriere della Sera, Pavone, mentre riflette sul fatto di non essere riuscita a superare la soglia del 3 per cento di voti, dice: «C’è un grande lavoro da fare di recupero dell’ascolto e del coinvolgimento dei cittadini che devono tornare ad essere parte attiva della città». Pochi i voti ottenuti. «Siamo solo all’inizio della ricostruzione», spiega. «Ci siamo mossi tardi, a poco più di un mese dalle elezioni – si legge sul quotidiano – e con i fondi limitati ai contributi di alcuni parlamentari. Facendo comunque una campagna innovativa, a partire dall’utilizzo del Qr code nei manifesti». Un voto, quello del weekend, che però mostra tutte le difficoltà storiche del movimento a Milano: «È sempre mancata l’interlocuzione con l’establishment e il mondo delle imprese, che sono il motore della città».
Travaglio: «Sento parlare della scomparsa dei 5S da quando sono nati»
Travaglio, dal canto suo, ieri sera ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo si è soffermato a parlare dei risultati del M5S. «Io sento parlare della scomparsa dei 5 Stelle dal giorno in cui sono nati. In realtà, dipende da elezione a elezione. Cinque anni fa – ha detto Travaglio – la Appendino e la Raggi non le conosceva nessuno, perché sono state citate anzi plebiscitate? Perché le due città, Torino e Roma, erano in macerie…».