M5S, aria di disfatta: altri parlamentari pronti alla fuga. La Grillo avvisa Conte: basta andare a traino del Pd
M5S, tira aria di disfatta: altri parlamentari pronti alla fuga. Chat infuocate dal dissenso. E una ex ministro come Giulia Grillo che avvisa Conte (e lo mette in mora): «Basta andare a traino del Pd»… Più che in bianco e nero, è decisamente “total black” la fotografia che la pentastellata Giulia Grillo scatta sul Movimento a guida Conte: immortalato in uno dei suoi momenti più critici e controversi. «C’è una situazione di difficoltà – ammette la ex ministro della salute del M5S –: per alcuni si chiama scontento. Per altri preoccupazione. Certo è che il M5S sta attraversando un momento difficile e i risultati di queste amministrative, checché se ne dica, non sono incoraggianti».
M5S, Conte nel mirino: l’eccessivo appiattimento sul Pd scatena il malcontento
Parola dell’ex ministro della Salute Giulia Grillo, che interpellata dall’Adnkronos, conferma la crisi endemica di un Movimento in frantumi, senza girarci troppo intorno. E mentre si rincorrono sempre di più le voci di nuovi addii tra Camera e Senato. «Ci vuole un progetto di ricostruzione a livello politico. Se c’è un progetto forte, in cui ci si riconosce tutti, questo sfaldamento non avverrà», sostiene la Grillo volendo ostinatamente riuscire a intravedere la luce in fondo al tunnel imboccato da grillini e contiani. «Ma se si continua col procrastinare le decisioni importanti – incalza poi la ex ministra – alla fine il rischio concreto di non riconoscersi più in un progetto per cui spendersi, c’è», osserva la deputata pentastellata.
La Grillo suona la sveglia a Conte: senza un progetto politico forte rischiamo grosso
Insomma, gli umori, all’interno del M5S sono sempre più cupi. Il rinnovamento annunciato dall’ex premier stenta a decollare. La prova delle urne si è risolta in una debacle. Il malcontento serpeggia e infiamma le chat. Oltre ad animare i gli immancabili transfughi dell’ultim’ora, pronti zaino in spalla a tentare la fuga (o, quando meno, ad annunciarla)… E, soprattutto, tra i parlamentari 5S molti temono un eccessivo appiattimento sul Pd… «Non sono timori – replica la Grillo – mi sembra sia una cosa abbastanza palese. Ci vuole più iniziativa politica, come ha fatto Beppe Grillo ieri (proponendo i tamponi gratuiti per i lavoratori non vaccinati, ndr). Mostrare un’idea un po’ diversa da quelle degli altri non mi sembra una cosa fuori dal mondo, anzi».
Grillo a Conte: «Basta andare a traino del Pd: vedo una latitanza politica»
Per la Grillo, insomma, «si rischia di andare a traino del Pd, di non avere un’identità». Un timore che in realtà però si è già concretizzato. Con Conte che lo ha addirittura ufficializzato proprio con le ultime performance pre e post elettorali quando, tra un endorsement della vigilia, e un corsa fuori città per complimentarsi con l’alleato dem di turno (a scapito degli impegni che lo avrebbero voluto accanto alla Raggi), ha di fatto dimostrato che il dado è tratto. E l’alleato inseguito e raggiunto. Altro che azione in progress paventata dalla Grillo… Che invece, ostinatamente, a fronte del vuoto programmatico e della linea politica di un Movimento assoggettato al Pd, prova a rilanciare sui tempi del M5S che fu (e che non è più da un pezzo). «Capisco che siamo cambiati. Ma ci sono ancora temi per noi prioritari. E bisogna lavorare su quelli. Penso alla transizione ecologica, all’innovazione, alla questione dello smart working. Vedo una latitanza politica».
Conte atteso al varco con le nomine della nuova segreteria
E invece, nel Movimento l’unica transizione perennemente in atto è quella da Grillo a Conte. E dall’ex premier, a discendere, quella che investe i nuovi quadri dirigenti. «Diversi parlamentari attendono Conte al varco con le nomine della nuova segretaria», sostiene la Grillo. Che poi ipotizza: «Cosa si aspetta? Penso che Conte opterà per un mix tra vecchie e nuove figure. Vedremo dove si arriverà. Prima delle persone bisogna capire bene di che progetto stiamo parlando. Su tanti argomenti mi piacerebbe che il M5S prendesse posizioni autonome, né di destra. Ma nemmeno necessariamente appiattite sulla sinistra»…