Maroni va a collaborare con la Lamorgese: vendetta contro Salvini, che al momento non commenta

20 Ott 2021 16:10 - di Monica Pucci
La Lega anche oggi va all’attacco della ministra Lamorgese, che però prende tutti in contropiede chiamando a collaborare con il Viminale un ex leader leghista molto noto, Roberto Maroni. L’ex ministro dell’Interno presiederà la Consulta per l’attuazione del Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato sottoscritto il 14 luglio scorso. L’insediamento dell’organismo è avvenuto oggi  al Viminale, alla presenza del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, e del presidente del Consiglio nazionale di Anci, Enzo Bianco. Nessun commento, per adesso, da Matteo Salvini, che aveva già dovuto incassare la “consulenza” dell’ex ministro Fornero al ministero del Lavoro.
Ma fonti della Lega fanno sapere: “Grande soddisfazione per la nomina di Roberto Maroni nella consulta anti-caporalato: per ottenere dei risultati, un ministro palesemente inadeguato come Luciana Lamorgese deve ricorrere a un importante esponente della Lega. Maroni ha il totale e incondizionato sostegno del partito, che lo ha aspettato con affetto anche in questi mesi difficili per la sua salute”.

Maroni con Lamorgese: “Un onore dare una mano sul caporalato”

“Per me è un grande onore assumere la presidenza della Consulta per l’attuazione del protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato. Un onore e un impegno che voglio portare avanti con vigore e con tutta l’energia necessaria per dare attuazione al protocollo d’intesa, al Piano triennale promosso dal Ministero del Lavoro e alla nostra Costituzione, che proprio all’art. 1 riconosce il diritto al lavoro regolare come principio fondamentale di ogni essere umano”, ha commentato Roberto Maroni, dopo l’investitura ufficiale e senza nessun riferimento alla Lamorgese.

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