Meloni alla Jerusalem prayer breakfast: prego per un futuro di prosperità e di pace
Riflettori puntati su Giorgia Meloni, che oggi è intervenuta alla Jerusalem prayer breakfast, nella Sala della Minerva a Roma. Dove di fatto, la leader di Fratelli d’Italia, che della chiarezza e della coerenza ha fatto i ferri del suo mestiere, ha ripreso i fili di un discorso pronunciato già molti anni fa, quando in veste di ministro della Gioventù, al terzo e ultimo giorno di visita in Israele, sul libro degli ospiti fuori dal Memoriale dei bambini – che conclude il doloroso percorso del Museo Yad Vashem a Gerusalemme, il Museo della Shoah inaugurato nel 2006 – la Meloni scrisse: «C’è sempre un’alternativa all’odio, alla sopraffazione, alla violenza e alla guerra. Nostro dovere, ovunque e per sempre, è costruire quell’alternativa».
Israele, l’intervento commosso e appassionato di Meloni alla “Jerusalem prayer breakfast”
Ebbene oggi, ospite dell’evento capitolino a cui ha partecipato anche Matteo Salvini, Giorgia Meloni ha ripreso il filo di quel discorso. Esordendo con un commosso: «Sono contenta di partecipare a questa iniziativa come romana e cattolica. Qui risiede la più antica comunità ebraica dell’occidente». Una cultura che custodisce nelle radici dei tempi il valore del ricordo, intriso di sofferenza. E allora, proprio in tema di memoria, la presidente di Fratelli d’Italia nel suo intervento alla Sala della Minerva coglie l’occasione per ricordare la «terribile deportazione dei 1259 ebrei del ghetto ad opera della follia nazi-fascista». Parole che rinnovano quanto Giorgia Meloni ha ribadito, ancora una volta, tre giorni fa. Quando, commentando il chiarimento che Enrico Michetti, accusato di antisemitismo per un articolo del 2020, ha sottolineato di condividere con il candidato sindaco del centrodestra «la sua lontananza ad ogni forma di antisemitismo. E la sua totale solidarietà ad Israele».
Israele, Meloni: «Prego con voi per un futuro di prosperità e di pace. Con l’affetto e l’ammirazione di sempre»
Anche perché, ha quindi proseguito la Meloni alla Jerusalem prayer breakfast, «Israele offre lezioni di apertura, laicità e tolleranza. Nel loro Parlamento si può esprimere qualsiasi opinione. E allora, sostenere Israele significa difendere questi valori: la patria che è avamposto di questi valori», da qualunque nemico. E «i nemici di Israele – ha ricordato la leader di Fdi – sono anche in occidente. Non sono solo i terroristi: ma chi getta discredito. Chi ne auspica la scomparsa. E chi vuole boicottare i prodotti, mettendola in ginocchio. Noi – ha dunque aggiunto significativamente la Meloni – siamo impegnati contro tutte le forme di ostilità contro Israele. Quindi prego con voi, oggi, per un futuro di prosperità e di pace. E con l’affetto e l’ammirazione di sempre». Parole, quelle che hanno animato l’intero intervento di Giorgia Meloni, accolte e salutate da un lungo, commosso, applauso della platea.