Piazzapulita, Meloni crocifissa per un follower. E se guardiamo i social di Letta? Ecco cosa si trova
In conclusione della puntata di ieri di Piazzapulita, Corrado Formigli ha mandato in onda un servizio sui social di Giorgia Meloni, che dovrebbe dimostrare come, attraverso il web, la leader di FdI punti ad agganciare il più disparato e bieco mondo estremista. La tesi, esposta da Alex Orlowski, presentato come «esperto di propaganda online», si basa su due elementi: un profilo Vk aperto a metà dicembre del 2019 e chiuso un paio di mesi dopo, quindi non attivo, e un follower su Instagram, dove Meloni, di follower, ne conta 950mila. Meloni ha parlato di «presunto giornalismo», noi ci siamo chiesti che senso e che valore possa avere un simile servizio. E ci è venuta una curiosità: e se guardassimo i social, per dire, di Letta?
A Piazzapulita un inutile gioco al massacro
Il fatto è che, se si prende questa china, si finisce in un gioco al massacro, tanto schifoso quanto inutile. E lo conferma il nostro esperimento (piccolissimo, perché non ci abbiamo passato tre anni, ma semmai al massimo trenta minuti). Perché se dovessimo adottare i criteri adottati da Piazzapulita, Letta ne uscirebbe come un sessista, un misogino, un uomo che indulge volentieri nel body shaming. Per altro con qualche “responsabilità” in più di Meloni, perché il profilo che fa tutto questo su Instagram e le cui responsabilità – seguendo il filo logico di Piazzapulita – non possono non ricadere sul segretario Pd, non è solo un follower di Letta, ma anche un following. Vale a dire che Letta lo segue attivamente e non ne è solo seguito passivamente. Per altro Letta su Instragram ha un seguito assai minore rispetto a Meloni: 66,9 mila follower, a fronte di 950mila. Diversi i numeri dei profili seguiti: 2.203 per Letta, 97 per Meloni.
Ecco chi c’è tra i profili social seguiti da Letta
Insomma, per quanto riguarda i follower la possibilità di scandagliarli ed espungere quelli poco graditi è impensabile per Meloni, mentre è “solo” complicata per Letta. Per quanto riguarda i profili seguiti, invece, 2.203 consentono un monitoraggio, oltre al fatto che sono stati “scelti”. Bene, fra i profili seguiti e che seguono Letta ce n’è uno che si chiama Sorelle di Taglia e che ha appena 290 follower, quindi non esattamente un profilo da opinion leader, ma ugualmente meritevole del “like” del segretario Pd. E, no, Sorelle Di Taglia non fa satira, ma propaganda basata, appunto, su sessismo, body shaming, demonizzazione, odio. «Ma quanto sei bella quando ti arrabbi», si legge sotto una foto particolarmente mal riuscita della leader di FdI, che dà la stura a commenti come «è una gallina, è brutta». In un altro post, con foto in cui Meloni mostra una cozza, si legge: «Ecco la famosa cozza pugliese (quella più piccola in foto)». «Ammazza che somiglianza, due gocce d’acqua», è uno dei commenti.
Quei post sessisti contro Giorgia Meloni
«Beh, cristiana sicuramente no… Madre, mah… Allora donna… forse», si legge in un altro post di Sorelle Di Taglia, sotto il quale il commento più gettonato è «la str…», in buona compagnia dell’immancabile «pesciarola». Sul fronte sessismo volgare si segnala il post con una foto di Meloni a bocca aperta ed espressione sorpresa che recita: «Quando realizzi che quello di Salvini era piccolo piccolo… (il cervello… che avete capito)», e giù faccette sghignazzanti. Allusioni sul rapporto tra Meloni e Salvini tornano anche in post dal titolo «O famo strano», che si conclude con un «torna dai, la tua caciottara t’aspetta». E via su questo tenore per i 138 post di questo profilo che per non farsi mancare niente riprende anche un post di Meloni su Almirante, scrivendo: «Ma che ca..o posti, Giorgia. Era un fascista di m…. Cosa dobbiamo imparare da questo qua? Piano piano sta uscendo il topo di fogna che c’è in te, Giorgia?».
Letta cosa pensa del “metodo Piazzapulita”?
E tanto basta, perché dietro a queste scemenze abbiamo perso pure troppo tempo non ritenendo utile passare, non tre anni, ma nemmeno tre ore a scandagliare l’universo mondo social alla ricerca di veri impresentabili, presunte reti, fantomatici supporter, insostenibili colpe. Anche perché è evidente a qualsiasi persona dotata del minimo sindacale di intelligenza e onestà intellettuale che nulla di quello che abbiamo letto sul profilo di Sorelle Di Taglia o che si potrebbe leggere su altri profili sia in alcun modo riferibile a Enrico Letta, benché ne sia un follower. Dunque, la domanda è: si può accettare che Meloni venga crocifissa in diretta tv per una tesi basata su un follower su 950mila? Letta, per esempio, lo può accettare? Ecco, questo, sarebbe interessante saperlo.