Michetti viaggia sul 30%: è l’unico “civico” che sta andando bene. Rampelli: ballottaggio acquisito
I dati sono ancora parziali, ma si consolida la prima impressione certificata dagli exit poll e rafforzata dalle prime proiezioni: a Roma Enrico Michetti viaggia attorno al 30% ed è primo, staccando di diversi punti gli avversari. Virginia Raggi (attorno al 21%) è a sua volta insidiata da Carlo Calenda (18%), mentre Roberto Gualtieri è attorno al 25%.
“Il ballottaggio è acquisito – commenta Fabio Rampelli – ora la partita è aperta. Personalmente credo che l’elettorato di Raggi e Calenda non si sommi con quello di Gualtieri”.
Ciò che accade a Roma – ha commentato Paolo Guzzanti – è in genere lo specchio di ciò che avviene nel Paese. E nella Capitale c’è chi si è rifugiato nella forza conservatrice rappresentata da Gualtieri e dal Pd non reputando abbastanza convincente l’alternativa sotto le insegne del centrodestra. A livello nazionale, quando si voterà, occorrerà allora dare sostanza e credibilità all’alternativa di centrodestra rispetto al blocco conservatore che il Pd incarna.
Va ricordato inoltre che Michetti è stato anche il candidato più bersagliato, dileggiato e criticato. Con lo scopo di colpire la sua principale sponsor, cioè Giorgia Meloni, che aspetta risultati più consolidati per commentare. Eppure, tra tutti i civici messi in campo dal centrodestra, sicuramente è stato quello che maggiormente sembra aver convinto gli elettori. Ad eccezione dell’ottimo risultato di Roberto Dipiazza a Trieste, il quale è però ormai fortemente radicato e sperimentato dai suoi concittadini.
Sulle altre piazze i ragionamenti sono ancora tutti da fare, ma due elementi non vanno sottovalutati: la scarsa affluenza da un lato e l’attacco mediatico- giudiziario che Lega e FdI hanno subito nei giorni immediatamente a ridosso del voto.