Netflix, batosta sui costi degli abbonamenti: ecco quanto sborseranno in più gli utenti italiani
Brutte notizie per gli utenti italiani. Aumentano le tariffe per gli abbonamenti alla pay-tv Netflix con rincari che raggiungono il +12,5%. Lo segnala Assoutenti, che ricorda la lunga scia di aumenti di prezzi e tariffe che si sta abbattendo sui consumatori italiani.
Netflix, aumentano le tariffe per gli abbonamenti
«Dopo le bollette di luce e gas, la benzina alla pompa e i prezzi al dettaglio, un altro rincaro investe le tasche degli italiani, e stavolta a finire nel girone infernale degli aumenti è il settore del tempo libero e del relax», spiega il presidente, Furio Truzzi. «La piattaforma Netflix a partire da oggi 2 ottobre aumenterà i prezzi in Italia per il piano standard, che passa da 11,99 euro a 12,99 euro, con un aumento del +8,3%, e quello premium da 15,99 euro a 17,99 euro, con un rincaro del +12,5%».
Rincari Netflix
«Si tratta di incrementi tariffari che Netflix applicherà da oggi a tutti i nuovi abbonati, mentre per gli utenti che hanno già un abbonamento attivo, la notifica dalla variazione di prezzo arriverà dal 9 ottobre», prosegue Truzzi. «Una brutta notizia per i consumatori, già alle prese con fortissimi aumenti dei prezzi al dettaglio, con la stangata sulle bollette luce e gas e col caro-benzina, e che determinerà nuovi esborsi in capo alle famiglie».
L’allarme di Confartigianato: rincari del 31,9% delle materie prime
E sempre oggi è arrivato l’allarme di Confartigianato. Non si fermano i rincari delle materie prime che ad agosto hanno fatto registrare un aumento del 31,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di una pesante ipoteca sulla ripresa soprattutto per i piccoli imprenditori ai quali gli aumenti di prezzo delle commodities non energetiche costano, su base annua, 46,2 miliardi. Confartigianato ha calcolato l’impatto dei rincari su 848mila micro e piccole imprese, con 3.110.000 addetti, operanti nella manifattura e nelle costruzioni e che nel 2020 hanno acquistato materie prime per 156,1 miliardi, con un’incidenza sul fatturato pari al 42,5%.
I costi che si abbattono sulle piccole imprese
Dei 46,2 miliardi di maggiori costi totali sopportati dalle piccole imprese a causa degli aumenti dei costi delle commodities non energetiche, 4,3 miliardi pesano sulle piccole aziende della produzione alimentare, 29,8 miliardi sulle piccole imprese della manifattura no food e i restanti 12,1 miliardi sui piccoli imprenditori del settore costruzioni.