Pandora papers, otto Paesi annunciano l’apertura di un’inchiesta. Si muove anche l’Ue
Almeno otto Paesi hanno già annunciato che indagheranno sulle attività finanziarie dei loro cittadini e delle loro istituzioni citati nell’inchiesta giornalistica “Pandora Papers”, coordinata dall’International Consortium of Investigative Journalists (Icij).
“Pandora papers”, i Paesi che hanno annunciato indagini
Come sottolineato dall’Icij, le autorità di Pakistan, Messico, Spagna, Brasile, Sri Lanka, Australia e Panama, hanno promesso che apriranno velocemente delle indagini sulla scia dell’inchiesta che rivela come miliardari, politici e criminali sfruttino i paradisi fiscali per coprire evasioni fiscali e riciclaggio di denaro sporco. Il Guardian ha evidenziato che le autorità della Repubblica Ceca hanno twittato che indagheranno sulle persone citate nell’inchiesta “Pandora papers”, tra cui il primo ministro Andrej Babis, che è nel mezzo di una campagna per farsi rieleggere. Anche il primo ministro pakistano, Imran Khan, ha promesso di fare luce su tutti i cittadini coinvolti e di prendere «provvedimenti appropriati» qualora fossero confermati dei reati.
Gentiloni: «Ci sarà una proposta entro l’anno»
Sul caso è intervenuto anche Paolo Gentiloni, in qualità di Commissario Ue all’Economia. «Ci sarà una proposta, prima di fine anno, contro l’abuso delle società di comodo, che è una delle questioni fondamentali che emergono dai Pandora Papers», ha detto Gentolini. «Questa inchiesta dei Pandora Papers – ha aggiunto Gentiloni – darà un impulso molto positivo ai decisori politici. Sono sicuro che il Parlamento europeo raccoglierà questo impulso in modo forte e io – ha concluso – mi impegno a raccoglierlo, per quanto nei poteri della Commissione».