Pfizer chiede l’autorizzazione per il vaccino dai 5 agli 11 anni. I morti per Covid oggi sono 39

7 Ott 2021 18:46 - di Luciana Delli Colli
pfizer bambini

Sono stati 2.938 i nuovi casi di Covid e 41 i morti nelle ultime 24 ore in Italia. Ieri erano stati 3.235 con 39 decessi. Il tasso di positività resta stabile all’1% su 297.356 tamponi processati, tra molecolari e antigenici. Sul fronte vaccini la novità è che Pfizer ha ufficialmente avanzato alla Fda la richiesta di autorizzazione per il proprio vaccino per i bambini nella fascia 5-11 anni, mentre una rassicurazione arriva in tema di cure: «I monoclonali di seconda generazione sono molto forti contro la variante Delta», ha detto il direttore dello Spallanzani Francesco Vaia.

Sempre in calo i ricoveri: in terapia intensiva 303 pazienti

Sul fronte dei numeri si registra il proseguimento del calo dei ricoveri. Secondo i dati diffusi dal ministero della Salute, i pazienti nelle terapie intensive sono 12 in meno rispetto a ieri, per un totale di 303. I ricoverati nei reparti sono invece 2.824, ovvero 48 in meno di ieri. Gli attualmente positivi sono 87.173, rispetto a ieri 1.074 in meno. I guariti nelle ultime 24 ore sono stati 3.966, che portano il totale a 4.473.903 da inizio pandemia, da quando i contagiati sono stati in totale 4.692.274, dei quali 131.198 deceduti.

Pfizer chiede l’autorizzazione per i bambini da 5 a 11 anni

Per quanto riguarda i vaccini Pfizer oggi ha fatto sapere di aver «presentato ufficialmente richiesta alla Fda per l’autorizzazione all’uso di emergenza (Eua)» negli Usa «del nostro vaccino anti-Covid nei bambini da 5 a meno di 12 anni». La comunicazione è arrivata tramite un post su Twitter dell’azienda che nei giorni scorsi insieme a BionTech aveva cominciato l’iter presentando all’agenzia Usa i dati dello studio di fase 2/3 sul vaccino anti-Covid nei bambini in quella fascia d’età.

Vaia: «I nuovi monoclonali distruggono la variante Delta»

È stato poi il direttore dell’Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, ospite di Elisir su RaiTre, a spiegare che «gli anticorpi monoclonali di seconda generazione sono molti forti contro la variante Delta, la distruggono». «Saranno destinati – ha aggiunto – in via terapeutica alla persone con Covid nei primi giorni di malattia, nei soggetti sani che però hanno avuto problemi di immunità vaccinale o di pazienti oncologici che non hanno sviluppato anticorpi». «Saranno in futuro una strategia preventiva e questa è la vera rivoluzione», ha aggiunto ancora Vaia, che ha ricordato come questa seconda generazione di anticorpi monoclonali «si potrà usare anche a casa perché, al contrario della prima generazione, possono essere somministrati per via intramuscolo».

 

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