Preso l’arciere che ha terrorizzato la Norvegia uccidendo 5 persone. L’identità resta coperta (video)
Era già attenzionato dalla polizia e dai servizi sociali l’arciere folle che ieri ha ucciso cinque persone e ferendone altre due a Kongsberg, in Norvegia. Lo ha riferito l’avvocato dell’uomo, all’emittente Tv 2, precisando che l’uomo ha diversi precedenti.
L’attacco ha riportato alla mente dei norvegesi il drammatico ricordo della strage di Utoya del 2011. Ma stavolta, a differenza di dieci anni fa, l’identità dell’attentatore al momento è coperta. Su di lui arrivano pochi dati, di passaporto danese (per parte di madre), 37 anni, arrestato dalla polizia, viveva nella stessa città dove ha compiuto il suo folle gesto e, secondo quanto riferito dalla polizia, dopo l’arresto è stato trasferito nella vicina Drammen.
Nel corso di una conferenza stampa nella notte, Oyvind Aas, capo della polizia di Kongsberg, ha riferito che secondo quanto accertato, l’uomo è “l’unica persona coinvolta” nell’attacco. L’uomo sarebbe stato arretstato al termine di un “confronto” con la polizia. Le due persone ferite si trovano in terapia intensiva, una di loro è un agente che si trovava fuori servizio al momento dell’attacco.
La Norvegia piomba nel terrore come dieci anni fa
Aas non ha voluto commentare la notizia che un agente di polizia era stato colpito alla schiena. Il capo della polizia di Kongsberg ha riferito che l’attacco si è svolto su una “vasta area” e che vi sono diverse scene del crimine. L’uomo arrestato, secondo quanto riportato già dal pomeriggio di ieri, ha iniziato a sferrare il suo attacco armato di arco e frecce. Il suo movente non è chiaro, ma gli inquirenti non escludono la matrice terroristica del gesto. “E’ naturale considerare se si tratti di un atto di terrorismo. Ma l’uomo non è stato interrogato ed è troppo presto per giungere a conclusioni”, ha riferito ancora il capo della polizia di Kongsberg.
I social network e alcuni media locali nelle prime ore avevano identificato erroneamente un altro possibile attentatore. Un tale Rainer Winklarson, che sul suo canale di Youtube aveva mostrato la sua abilità come arciere. Altri post sui social media, però, hanno messo in guardia da possibili fake news sull’identità dell’aggressore, parlando di troll.
L’assalto di mercoledì è stata l’attentato più tragico in Norvegia degli ultimi dieci anni, da quando Anders Behring Breivik uccise 77 persone in due attacchi il 22 luglio 2011. Breivik ha prima fatto esplodere una bomba nella capitale Oslo, vicino all’edificio che ospitava l’ufficio del primo ministro, poi ha sparato in un campo estivo sull’isola di Utoya.