Rampelli: FdI deve diventare partito-nazione, guardando a tutti gli elettori non solo alla destra
Fratelli d’Italia e il futuro. Per evitare altre sconfitte. Ne parla al Giornale Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera, tra i fondatori di Fratelli d’Italia, storico leader del gruppo dirigente che si è forgiato nell’antica sezione di Colle Oppio. E il senso che si ricava dalle sue parole è che FdI deve essere un po’ più vicino al centrodestra. E un po’ più distante dalla destra estrema.
Rampelli: riallacciare con Ppe e conservatori inglesi
La presidenza dell’Ecr, per Rampelli, è un buon viatico per riallacciare con il Ppe e con i Conservatori inglesi. «Ora occorre investire nel dialogo con i Tories, anche se il Regno Unito è fuori dall’Ue, e con il Ppe, per costruire in Europa il modello italiano di un centro alleato con la destra e ribaltare l’asse culturale del continente».
“Giorgia Meloni diventi la Aznar italiana”
E ancora: «Giorgia Meloni deve essere l’Aznar italiana, mantenere le sue radici di destra ma essere capo di un nuovo partito-nazione, il partito degli italiani». «Penso – aggiunge Rampelli – che Fdi debba parlare alla maggioranza degli elettori e non a quelli più rumorosi, forte dell’unica leadership credibile nel panorama politico».
Il perimetro sovranista è dunque troppo limitativo? Sicuramente se ne dovrà discutere, magari riprendendo l’idea – che Rampelli sottolinea – «di allargare la nostra proposta anche a chi non proveniva da destra».